Test di accensione e ripple
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L'analisi dinamica effettuata mediante l'utilizzo di un oscilloscopio digitale ci consente di verificare con sufficiente precisione le variazioni temporali delle tensioni d'interesse.
Il loro andamento, infatti, non è determinato esclusivamente dal carico applicato ma, a causa della tensione sinusoidale di partenza e delle tecniche di riduzione utilizzate, le tensioni "continue" prodotte dall'alimentatore sono soggette ad impercettibili fluttuazioni (ripple), più o meno ampie, e con una frequenza dipendente dalle scelte progettuali.
Tali variazioni, seppur ininfluenti entro certi limiti, sono un chiaro indice della bontà del prodotto.
Secondo quanto richiesto dallo standard ATX tra l'alimentatore ed il carico, nel punto in cui viene collegata la sonda dell'oscilloscopio si interpongono due condensatori, di opportuno valore, per simulare con maggiore precisione lo scenario che verrebbe a crearsi all'interno di una postazione reale.
Altrettanto importante è la variazione all'atto dell'accensione.
Nel passare dallo zero al valore d'esercizio, le tensioni potrebbero presentare picchi più o meno "pericolosi" per l'hardware alimentato o potrebbero impiegare tempi eccessivi o, ancora, mostrare incertezze che pregiudicherebbero l'avvio del sistema.
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Osservando i transitori d'accensione, non si nota alcuna incertezza con le tensioni d'interesse che arrivano velocemente al valore operativo.
Estremamente rapida è la linea da 5V seguita da quella da 3,3V; la tensione di 12V viene raggiunta in meno di 10ms con l'alimentatore che diviene completamente operativo in 320ms.
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Low Frequency Ripple 12V @ 0% | PWM Frequency Ripple 12V @ 0% |
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Low Frequency Ripple 12V @ 50% | PWM Frequency Ripple 12V @ 50% |
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Low Frequency Ripple 12V @ 100% | PWM Frequency Ripple 12V @ 100% |
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Il ripple sulla linea da 12V cresce all'aumentare del carico, passando da circa 16mV a poco più di 32mV di ampiezza.Â
Non si tratta di un valore "sorprendente", ma certamente commisurato alla fascia di appartenenza del prodotto e comunque inferiore al limite massimo di 120mV imposto dallo standard ATX.
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Low Frequency Ripple 5V @ 0% | PWM Frequency Ripple 5V @ 0% |
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Low Frequency Ripple 5V @ 50% | PWM Frequency Ripple 5V @ 50% |
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Low Frequency Ripple 5V @ 100% | PWM Frequency Ripple 5V @ 100% |
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Decisamente più costante è l'oscillazione della tensione sulla linea da 5V, che non risente particolarmente della variazione di carico.
La differenza tra i valori registrati a basso e pieno carico, si assesta a circa 5mV; la massima oscillazione raggiunta di 35mV, non particolarmente ridotta, è comunque inferiore al limite imposto dei 50mV.
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Low Frequency Ripple 3,3V @ 0% | PWM Frequency Ripple 3,3V @ 0% |
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Low Frequency Ripple 3,3V @ 50% | PWM Frequency Ripple 3,3V @ 50% |
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Low Frequency Ripple 3,3V @ 100% | PWM Frequency Ripple 3,3V @ 100% |
Simile, in valore percentuale, è l'oscillazione sulla linea da 3,3V; i 25mV raggiunti sono un buon traguardo, sensibilmente inferiore al limite dei 50mV previsto dallo standard ATX.
Visti i risultati raggiunti possiamo ritenerci senza dubbio soddisfatti da quest'ultima fase di test: la qualità delle tensioni prodotte è di ottimo livello e perfettamente comparabile con quella di molti concorrenti.
Corsair, per quel che concerne la parte di filtraggio, ha indubbiamente fatto un buon lavoro sul nuovo modello di HX850.