3. Interno


Corsair Crystal 460X RGB 3. Interno 1 


Rimossa la paratia sinistra possiamo apprezzare l'interno del Corsair Crystal 460X RGB, contraddistinto da una omogenea verniciatura di colore nero e, tutto sommato, da pochi fronzoli.


Corsair Crystal 460X RGB 3. Interno 2 


Il case è diviso in due zone tramite la cover in plastica posta a protezione del vano alimentatore.


Corsair Crystal 460X RGB 3. Interno 3  Corsair Crystal 460X RGB 3. Interno 4 


Il piatto mainboard, spazioso e abbondante, dispone di un ampio scasso per il montaggio dei sistemi di ritenzione dei dissipatori aftermarket e consente l'installazione di una scheda madre in formato ATX o inferiore.

Alla destra della zona che verrà occupata dalla mainboard troviamo tre grandi asole passacavo con guarnizione in gomma coadiuvate, per il cable management, da molti altri fori presenti sia nella zona alta che in quella bassa.

Uno di questi è presente sul coperchio del vano alimentatore che è composto da due pezzi in plastica e può essere rimosso togliendo due viti poste sul retro del piatto mainboard.


Corsair Crystal 460X RGB 3. Interno 5 


Fatto ciò, non solo si potrà montare l'alimentatore, ma anche agire sull'unico cestello per drive da 3,5" in dotazione, contenente due slitte in grado di contenere un drive ciascuno installabile in modalità tool-less, oppure un drive da 2,5" con l'ausilio di viti.


Corsair Crystal 460X RGB 3. Interno 6 


L'intero cestello può essere inoltre spostato verso il frontale, sacrificando una ventola da 120mm, oppure rimosso del tutto per far spazio a radiatori di grande spessore.


Corsair Crystal 460X RGB 3. Interno 7  Corsair Crystal 460X RGB 3. Interno 8 


Altri tre drive da 2,5" potranno essere montati, questa volta senza alcuna vite, sul retro del piatto mainboard all'interno di un comodissimo supporto removibile in plastica.

Nella stessa zona potrebbe spaventare la presenza di un gran numero di cavi che si diramano dal  controller per le nuove ventole Corsair SP120 RGB fornite di serie con il modello in prova.

Il sistema consta di due elementi, un HUB (a sinistra) per collegare un massimo di sei connettori LED RGB ed il controller vero e proprio (a destra) che funzionerà allo stesso modo di quello posto sul pannello delle connessioni.

Ci preme ricordare che l'HUB e il corrispettivo controller alimentano e agiscono solo sul sistema di illuminazione e che le ventole dovranno quindi essere necessariamente alimentate tramite scheda madre, Fan Controller o adattatori molex.


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Tra il pannello di destra ed il vassoio ci sono circa 16mm di spazio per il passaggio dei cavi, forse un po' risicato per consentire un facile assemblaggio.