5. Prova sul campo


Anche le nostre ROG STRIX Wireless arrivano sul campo di prova con alle spalle, come sempre, un minimo periodo di rodaggio allo scopo di riprodurre, nei limiti del possibile, una condizione di utilizzo ottimale.

A tale scopo abbiamo utilizzato un nostro personale benchmark fatto di varie tracce musicali, per la maggior parte FLAC ad alto bitrate, videogiochi e titoli in qualità Blu-Ray (audio AC3 o DTS).


ASUS ROG STRIX Wireless 5. Prova sul campo 1 


I primi test di ascolto, su sorgente nativa, hanno delineato una scena sonora chiusa e discretamente enfatizzata sui bassi, che risultano prevalenti.

Complessivamente manca un po' di dettaglio e la resa generale è né più né meno quanto ci si può attendere da una soluzione wireless ad elevata integrazione dei componenti, ma un'azione sul filtro EQ, con la riduzione del guadagno sui 125Hz, può resituire un bilanciamento migliore.

Non facilmente rilevabile il livello di rumore di fondo, un problema diffuso sulle soluzioni di tipo USB che tende ad accentuarsi con l'elevato volume o con l'uso di effetti di post produzione.

Sfruttando i filtri messi a disposizione del software Sonic Studio siamo intervenuti in modo molto delicato migliorando leggermente la situazione, ma nulla a che vedere con il passaggio alla modalità cablata dove, grazie ad una scheda audio ASUS Xonar D2X, i driver da 32 ohm di impedenza sono stati pilotati alla perfezione.

L'utilizzo di una sorgente migliore ha infatti rivelato le buone capacità "di base" dei generosi driver al neodimio da 60mm, evidentemente penalizzati dalla scheda audio integrata.

Il volume massimo in modalità wireless è parecchio elevato, tanto che non siamo andati oltre il 70%, il tutto senza alcuna distorsione percepibile.


ASUS ROG STRIX Wireless 5. Prova sul campo 2


Per quanto riguarda il lato gaming esordiamo con Counter Strike: Global Offensive, il titolo FPS principe della scena competitiva nel quale le tracce sonore svolgono un ruolo "tattico" importante, sebbene l'aggiornamento dell'ultimo anno, lo vogliamo sottolineare, ha reso tale benchmark più facile da seguire.

Le ROG STRIX Wireless svolgono un buon lavoro di posizionamento dei suoni sulla scena, che risulta mediamente spaziosa e ci consente di giocare in modo sufficientemente consapevole di ciò che accade intorno a noi.

L'equalizzazione consigliata potrebbe variare da orecchio ad orecchio, ma come base di partenza "indicativa" va benissimo quella utilizzata in ascolto, magari con un maggiore aiuto da parte dei vari filtri disponibili.

Buono l'effetto surround 7.1, che abbiamo utilizzato nelle prove seguenti godendoci qualche pista su Dirt Rally e le ambientazioni di Bioshock 2, un titolo peraltro molto interessante per la realizzazione tecnica del comparto sonoro.



Ultimo ma non meno importante, il microfono integrato cattura la voce con lo schema polare unidirezionale, molto comune nell'attrezzatura dedicata ai videogiocatori.

Rispetto all'omnidirezionale, l'efficacia è tanto maggiore quanto più la sorgente (noi) è perpendicolare al microfono e tanto minore quanto più la stessa ruota attorno all'asse polare, motivo per cui ASUS consiglia di avvicinare la capsula alle labbra il più possibile.

Il nostro test qui è stato svolto con un'importante variazione sulla nostra metodologia, con l'attivazione della preamplificazione microfono nell'utilizzo della sorgente Xonar.


Comfort e durata della batteria

Con 30-35 gradi di temperatura e picchi del 70% di umidità, quando anche i PC più curati possono andare in thermal throttling, le ROG STRIX Wireless hanno affrontato i test e l'uso continuato in condizioni letteralmente estreme anche per una cuffia di tipo aperto, magari con padiglioni in tessuto.

Generose all'interno, le cuffie ASUS sono comunque annoverabili nella tipologia chiusa, dalla quale deriva un abbondante grado di isolamento passivo dal rumore, ma anche una scarsa traspirazione, nonchè alcune particolarità relative alla resa sonora.

Queste ROG senza fili sono indubbiamente un prodotto capace di non far sentire alcun fastidio per ore ed ore di gioco e siamo stati piacevolmente sorpresi dall'aumentata densità dei padiglioni, che prevengono totalmente l'appoggio dell'orecchio sulla parte interna del padiglione, problema rilevato sulle STRIX 7.1 ed ora evidentemente risolto.


ASUS ROG STRIX Wireless 5. Prova sul campo 3 


Il comparto batteria pare inoltre rispondere alle specifiche ASUS, ovvero una durata di 10 ore, almeno secondo i test svolti nel breve periodo dedicabile ad un recensione di lancio.

Buona anche la portata del sistema wireless, con una ricezione impeccabile fino a 7/8 metri circa in linea d'aria quando l'adattatore è inserito sul pannello posteriore della mainboard.