2. Visto da vicino

 

ADATA XPG SX910 256GB 2. Visto da vicino 1

 

Le dimensioni dell'ADATA XPG SX910 segue le misure classiche dei drive in formato da 2,5", ovvero 69,85 x 100 x 9,5 mm, per un peso complessivo di 76 grammi.

L'involucro esterno si avvale di una copertura in alluminio brunita e finemente satinata , su cui è presente una pregevole etichetta riportante il logo, la famiglia di appartenenza e la capacità.

Il drive è dotato di un'interfaccia SATA III ed è in grado offrire una velocità sequenziale massima di 550MB/s in lettura e 530MB/s in scrittura.


ADATA XPG SX910 256GB 2. Visto da vicino 2

 

La parte inferiore dello chassis è caratterizzata dalla presenza dei classici inviti filettati per l'installazione dell'unità e di quattro viti per il fissaggio della cover superiore a quella inferiore, di cui una coperta dal sigillo di garanzia.

Ricordiamo ancora, una volta, che la rimozione di tale sigillo fa decadere la garanzia sul prodotto.

 

ADATA XPG SX910 256GB 2. Visto da vicino 3

 

Una volta smontata completamente l’unità, troviamo al suo interno il classico PCB utilizzato negli SSD equipaggiati con un controller LSI SandForce, che presenta una disposizione abbastanza ordinata di tutti i componenti ivi montati.

Sul lato superiore è presente il controller SF-2281, posto nelle immediate vicinanze del connettore SATA, e gli otto chip NAND Flash disposti su due file da quattro.


ADATA XPG SX910 256GB 2. Visto da vicino 4

 

Sul lato inferiore, invece, sono presenti i rimanenti otto chip di memoria, il tutto contornato dall'elettronica secondaria realizzata con componentistica SMD miniaturizzata di altissima qualità.

Notiamo, inoltre, la totale assenza di chip DRAM supplementari, in quanto una delle caratteristiche principali dei controller LSI SandForce è un'architettura che non prevede l'utilizzo di questi costosi moduli di memoria cache.

 

ADATA XPG SX910 256GB 2. Visto da vicino 5

 

Il SandForce SF-2281VB1 è un controller di ultima generazione realizzato su socket BGA 256 Pin, che si occupa di tutta la logica di funzionamento dell'unità grazie ad un sistema di interleaving multi canale a otto vie con funzioni di de-multiplexing e multiplexing verso le celle di memoria.

Il protocollo di trasmissione adotta un'interfaccia nativa SATA Rev. 3.0 (6Gbps) ed è "messo in sicurezza" tramite una cifratura a doppia criptazione offerta dall'algoritmo AES con chiave a 128 o 256bit.

Il controllo degli errori utilizza un algoritmo proprietario aggiornato ed è gestito direttamente dal controller con verifica di tipo ECC a 55 bit per ogni settore da 512byte.

Sulla foto in alto sono ben visibili i chip di memoria utilizzati a bordo del nuovo SSD, siglati 29F16B08CCME2, frutto della joint venture tra Intel e Micron Tecnologies, la IMFT, costruiti con processo litografico a 25nm e con una densità di 128Gbit (16GiB).

Le NAND adottano un package del tipo TSOP a 48 pin, sono conformi allo standard ONFi 2.2, possono essere alimentate con una tensione compresa tra 2.7 e 3.3volt e sono in grado di operare in un range di temperature che vanno da 0° a 70°C, con una vita media stimata di circa 5.000 cicli di scrittura.

L'interfaccia utilizzata è di tipo sincrono che, unitamente alla presenza di due Die per package, permette di scambiare un maggior quantitativo di dati con evidenti benefici dal punto di vista prestazionale, risultando più veloce nel gestire i dati “incomprimibili”, ovvero quelli caratterizzati da files che hanno già subito una compressione durante la loro creazione (file MP3, JPEG, etc.).