7. CrystalDiskMark
CrystalDiskMark è uno dei pochi software che riesce a simulare sia uno scenario di lavoro con dati comprimibili che uno con dati incomprimibili.
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Dopo aver installato il software, è necessario selezionare il test da 1GB per avere una migliore accuratezza nei risultati.
Dal menu "File -> Verifica dati" è possibile selezionare il test con dati comprimibili, scegliendo l'opzione All 0x00 (0 Fill), oppure il tradizionale test con dati incomprimibili, scegliendo l'opzione Predefinita (casuale).
Dal menu a tendina situato sulla destra si andrà invece a selezionare l'unità su cui si andranno ad effettuare i test.
Trattandosi di test su SSD, abbiamo utilizzato entrambe le tipologie di pattern per evidenziare eventuali differenze prestazionali.
Risultati
CrystalDiskMark |
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 USB 3.0 | USB 2.0 |
Sintesi
Come era facilmente preventivabile, le prestazioni in lettura e scrittura registrate utilizzando l'interfaccia USB 3.0 variano, e non di poco, in funzione della tipologia di pattern utilizzato.
Con pattern di dati comprimibili le velocità di lettura e scrittura, sia sequenziali che random su file di piccole dimensioni, risultano essere decisamente superiori rispetto a quelle ottenute utilizzando un pattern di dati incomprimibili.
Utilizzando un controller SandForce l'unità riesce a sprigionare tutto il suo potenziale proprio in quelle situazioni in cui riesce a sfruttare i potenti algoritmi di compressione dati.
Riguardo i test effettuati utilizzando l'interfaccia USB 2.0, abbiamo scelto soltanto la modalità standard, considerati i limiti di questo protocollo.
Grafici comparativi
Il DashDrive Elite SE720 mette in mostra ancora una volta una superiorità schiacciante rispetto alla controparte equipaggiata con un tradizionale Hard Disk, sia nei test di tipo sequenziale che, soprattutto, in quelli random su file di piccole dimensioni, dove la differenza prestazionale assume proporzioni abissali.