3. Vista da vicino - Parte seconda


ASUS XG Station Pro 3. Vista da vicino - Parte seconda 1 


La paratia sinistra può essere rimossa con facilità grazie al classico sistema di sgancio che troviamo sulla maggior parte dei case.

L'interno della XG Station Pro si rivela ampio e ben organizzato, la cura nei dettagli ed i materiali utilizzati sono quelli che ci si aspetta di trovare su un prodotto di fascia premium.

La dissipazione del calore all'interno dello chassis è affidata ad una coppia di In Win Polaris da 120mm che dispongono della modalità 0dB quando la temperatura è al di sotto dei 55 °C.


ASUS XG Station Pro 3. Vista da vicino - Parte seconda 2 


I PCB sono due, di cui uno dedicato esclusivamente all'alimentazione del box.

Al di sotto della protezione in plastica sono presenti il controller Thunderbolt 3 Intel Alpine Ridge JHL6540 ed il controller USB-C targato Texas Instrument TPS65983.

Al centro del PCB si trova lo slot PCIe x16 che, sprovvisto giocoforza della classica leva di sicurezza, rende agevole l'estrazione della scheda.


ASUS XG Station Pro 3. Vista da vicino - Parte seconda 3 


Nell'immagine superiore possiamo vedere i due connettori PWM a 4 pin ai quali sono collegate le In Win Polaris ed un connettore standard PEG a 8 pin al quale è collegato il cavo di alimentazione della scheda.

Ai margini del PCB sono montati dieci piccoli LED RGB che possono essere gestiti comodamente tramite AURA SYNC.


ASUS XG Station Pro 3. Vista da vicino - Parte seconda 4 


Il cavo di alimentazione della scheda fornito in dotazione si sdoppia in due connettori PCIe 8 pin e presenta uno sleeving in tessuto di colore nero di ottima qualità.


ASUS XG Station Pro 3. Vista da vicino - Parte seconda 5 


Una volta rimossa anche la paratia sinistra abbiamo accesso alla struttura di sostegno delle due ventole, che mantiene lo stesso tratto minimale e presenta una uniforme verniciatura nera.


ASUS XG Station Pro 3. Vista da vicino - Parte seconda 6 


Ecco come si presenta la XG Station Pro una volta inserita la scheda video, nel nostro caso una fiammante ASUS ROG STRIX RTX 2070 OC.