6. Razer Marauder - Vista da Vicino
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Osservando la tastiera da ogni lato, ci accorgiamo subito della struttura massiccia ed ottimamente assemblata: veramente indovinata la scelta delle plastiche, che sono robuste e lievemte rugose al tatto.
Di base, la Marauder ha già una discreta inclinazione che può essere aumentata a discrezione dell'utente, aprendo i piedini sottostanti.
Nella parte inferiore, sono presenti 4 inserti antiscivolo di generose dimensioni, in grado di mantenere la tastiera stabile anche nelle fasi di gioco più concitate.
Il supporto per il palmo, durante la digitazione, pare molto ridotto, quasi inesistente ma, grazie alla perfetta inclinazione, non si avverte alcun affaticamento, neppure dopo ore di digitazione continua.
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Altre immagini che ci consentono di apprezzare la bellezza e la solidità della Razer Marauder.
Da notare che i tasti funzione sono suddivisi in tre macro gruppi :
F1 - F2 - F3
Regolazione del volume minimo, medio e massimo.
F5 - F6 - F7 - F8
Play, stop, brano precedente, brano successivo.
F11 - F12
Modalità gioco e spegnimento totale delle luci
Tutti questi tasti sono utilizzabili in combinazione del tasto denominato "FN", posto sul lato destro della barra spaziatrice.
La "Modalità Gioco" permette di disabilitare temporaneamente i tasti di Windows per evitare di uscire inavvertitamente dalla partita in corso: l'attivazione di questa feature viene segnalata dall'accensione di un led verde, posto sopra al tastierino numerico.
La funzionalità di spegnimento totale delle luci, invece, torna utile in caso di affaticamento della vista, senza dover per forza uscire dal gioco, necessità che, personalmente, non abbiamo mai avvertito.
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Capovolgendo la tastiera, possiamo vedere l'inserto di plastica opaca che si occupa di diffondere la luce su ambo i lati e l'escursione dei piedini, che presentano un solo grado di inclinazione possibile: avremmo magari preferito un piedini doppi, in modo da avere due distinte possibilità di inclinazione da usare a discrezione.
I dati di targa, riportati su una placca al centro della Marauder, ci informano dell'assorbimento pari a 800 mA, il che significa che la connessione debba essere obbligatoriamente effettuata con prese USB alimentate.
In caso usassimo un HUB USB passivo, la Marauder non funzionerà e Windows vi segnalerà che la periferica ha superato il limite di amperaggio delle porte.
La soluzione migliore, ovviamente, è la connessione diretta alle porte USB della scheda madre.
Il cavo USB in dotazione con la Razer Marauder, è rivestito di un'ottima guaina in tessuto ed ha i connettori placcati oro.
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Una carrellata di dettagli della Marauder, ad iniziare con il logo Starcraft II, inciso al centro della tastiera.
Questo logo è realizzato tramite incisione su della plastica traslucida in modo da diffondere la luminosità che non si rivela mai affaticante per gli occhi, anche in condizioni di scarsa luminosità ambientale.
Possiamo notare anche il tasto ALT con inciso il logo delle funzioni Macro affiancato dal tasto FN.
Quest'ultimo, come detto precedentemente, serve per abilitare le funzioni doppie dei tasti F, mentre usato in combinazione con l'ALT, mette la Marauder in modalità registrazione Macro.
In questa modalità viene attivato il led rosso sotto la scritta Macro sul tastierino numerico, consentendoci di registrare la sequenza di comandi preferita e premendo prima il tasto FN e poi Alt: l'indicatore inizierà a lampeggiare, richiedendovi in tal modo di premere una lettera da assegnare alla Macro appena creata, dopodichè l'indicatore si spegnerà, segnalando che la registrazione della Macro è andata a buon fine.
Altra funzione particolare presente sulla Marauder è la modalità Sleep, attivabile con la pressione del tasto FN abbinato al Break.
Dopo aver usato per una settimana abbondante la tastiera, dobbiamo convenire con le dichiarazioni di Razer, la corsa dei tasti è davvero ottimale, non solo nelle fasi di gioco, ma anche nella semplice scrittura o nelle chat.
L'unica cosa che ci ha lasciato un pochino disorientati, almeno inizialmente, è stata la dimensione del tasto Enter pari allo Shift, cosa che ci ha creato non poca confusione: dopo due ore circa di uso continuativo, ci siamo definitivamente abituati senza mai sbagliare una lettera.
Nell'uso al buio, condizione tipica del gamer, la luminosità della tastiera non ci ha mai infastidito.
