3. Firmware - TRIM - Overprovisioning

 

ADATA XPG SX300 128GB 3. Firmware - TRIM  - Overprovisioning 1

 

La schermata in alto ci mostra la versione del firmware, identificato dalla sigla 5.02, con cui l'ADATA XPG SX300 128GB è giunto in redazione e con il quale abbiamo svolto i nostri test.

Si tratta dell'ultima release disponibile sul sito ADATA e, come potete notare, supporta nativamente le funzionalità TRIM, S.M.A.R.T, APM, NCQ  ed LBA 48bit.

Il comando TRIM opera in modo trasparente rispetto al sistema e solo sulle partizioni attive; è comunque possibile controllare se la sua funzione è attiva tramite una riga di comando.

Per controllare lo stato di attivazione basta eseguire il cmd.exe, nel menu start di Windows, e digitare:

fsutil behavior query disabledeletenotify

Se la risposta equivale a 0 il TRIM è attivo, altrimenti, in caso negativo, il valore sarà corrisposto dal numero 1.

Come più volte abbiamo avuto modo di sottolineare, gli SSD equipaggiati con controller SandForce SF-2281, oltre ad offrire prestazioni pari quasi al doppio rispetto alla precedente serie di controller dello stesso produttore, usufruiscono di una gestione decisamente efficiente e migliorata del comando TRIM, finalizzata tramite l'implementazione nativa che Microsoft ha introdotto in Windows 7.

L'immediato beneficio che il TRIM permette di ottenere è riscontrabile in un recupero prestazionale particolarmente veloce, tanto che risulterà poco probabile per gli utilizzatori di unità con questo controller, notare sensibili cali prestazionali tra due successive ed intense sessioni di lavoro, anche effettuando massicci spostamenti di dati.

Per potersi rendere realmente conto del livello di efficienza raggiunta, si renderà necessario effettuare in sequenza una serie di test, confrontandone i risultati con quelli ottenuti da prove analoghe in seguito alla disabilitazione del TRIM che si effettua tramite il comando:

fsutil behavior set disabledeletenotify 1

Tuttavia, nel caso si abbia la necessità di riportare il drive allo stato originale per installare un nuovo sistema operativo o ripristinare le prestazioni originarie, si può utilizzare uno dei tanti metodi di Secure Erase illustrati nelle precedenti recensioni. 

Per i nostri test abbiamo usato con soddisfazione Parted Magic, un software molto semplice il cui utilizzo, descritto nei dettagli, è stato illustrato in una guida inserita all'interno di una nostra precedente recensione.

A causa delle protezioni presenti nei BIOS di molte schede madri di recente produzione, è utile precisare che al momento della finalizzazione del Secure Erase, l'SSD potrebbe a priori già trovarsi in uno stato di blocco (blocked) o di congelamento delle attività a basso livello (frozen) che ne impediranno qualsiasi operazione, compresa quella della procedura in oggetto.

In questo caso occorrerà chiudere il tool, staccare il cavo di alimentazione SATA per qualche secondo, riconnetterlo, quindi riavviare la procedura di Secure Erase e procedere alla cancellazione.

Seppur gli SSD, le mainboard e i controller più recenti supportino in genere senza problemi le operazioni di Hot Plug, è doveroso precisare che trattasi pur sempre di operazioni che inducono un minimo di rischio, motivo per cui raccomandiamo di leggere con particolare attenzione la guida in precedenza menzionata prima di procedere in tal senso.

 

Nexthardware.com sconsiglia agli utenti non avanzati di utilizzare software di Secure Erase su questi supporti, poichè un comando errato potrebbe rendere inutilizzabile il vostro drive.

 

Capacità del Drive formattato e Overprovisioning

ADATA XPG SX300 128GB 3. Firmware - TRIM  - Overprovisioning 2  ADATA XPG SX300 128GB 3. Firmware - TRIM  - Overprovisioning 3 

 

Come abbiamo riportato nella pagina precedente, l'unità utilizza 4 chip NAND da 256Gb (32GB) che equivalgono a 128GB, mentre gli effettivi GB a disposizione dell'utente ad unità formattata sono soltanto 119,24.

In questo caso la perdita di spazio disponibile fra i 128GB pubblicizzati ed i 119.24GB effettivamente disponibili una volta formattata l'unità dipende in via esclusiva, come più volte ribadito, solo dalla differente metodologia di misurazione della capacità delle unità di memorizzazione da parte del sistema operativo rispetto a quella stabilita ed usualmente indicata dai produttori.

L'unità in prova è infatti equipaggiata con un firmware dotato delle routine rilasciate di recente da LSI SandForce che riducono a "zero" lo spazio dedicato all'Overprovisioning.

L'overprovisioning allo 0% è stato implementato senza alcun tipo di limitazione in termini di prestazioni velocistiche o di funzionalità ed è stato ottenuto attraverso un rigoroso screening dei chip NAND Flash utilizzati nelle produzione delle nuove unità.