Componentistica & layout - Parte 2
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Procediamo con un'analisi più accurata partendo, come di consueto, dall'ingresso.
Il filtro EMI è in parte ricavato mediante l'applicazione dei componenti direttamente sul connettore di ingresso.
La restante parte si estende sul lato inferiore del PCB subito dopo il fusibile d'ingresso ed il MOV (Metal Oxide Varistor) che ricordiamo essere l'elemento che protegge l'alimentatore dagli sbalzi di tensione, ovviamente entro i limiti di tenuta.
Lo scopo del filtro d'ingresso è quello di impedire alle componenti in alta frequenza, generate dai transistor di switching, di ritornare sulla rete elettrica e di evitare che eventuali disturbi esterni possano influenzare le tensioni d'uscita.
Il numero e la qualità dei componenti utilizzati sono adeguati alla fascia di appartenenza.
Superato il filtro EMI, la tensione arriva al doppio ponte raddrizzatore in cui la componente negativa della tensione sinusoidale viene ribaltata in valori positivi, generando un doppia semionda a 100Hz.
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![]() | Particolare del doppio ponte raddrizzatore con relativo dissipatore. |
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Lo stadio immediatamente successivo prevede i condensati d'ingresso; sono presenti due KMR prodotti da Nippon Chemi-Con per un totale di 940uF.
Inutile sottolineare la massima temperatura di esercizio, chiaramente di 105°C, il che assicura una maggiore longevità del componente anche in condizioni limite.
Condensatori in ingresso:  Condensatori elettrolitici Nippon Chemi-Con   Specifiche: 400volt 470uF 105°C. |
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Il sistema di controllo del PFC consente di ridurre al minimo lo sfasamento tra l'onda di tensione e di corrente, che comporterebbe un inutile spreco di energia elettrica.
Il sistema utilizzato da Thortech dispone di un dissipatore dedicato a cui sono ancorati i mosfet ed i diodi.
Al termine dello stesso troviamo l'induttore toroidale pilotato che, insieme ai condensatori d'ingresso, riesce a contenere lo sfasamento.
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I transistor di switching che incrementano la frequenza della tensione di alimentazione a diverse decine di KHz non sono chiaramente visibili, motivo per cui non possiamo indicarne il modello.
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La tensione in alta frequenza consente a questo punto l'utilizzo di un trasformatore di piccole dimensioni che abbassa la tensione dai circa 300V dello stadio primario a poco più di 12V.Â
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I regolatori dello stadio secondario ripuliscono la tensione prodotta dalle inevitabili oscillazioni, affidandosi ad un filtro LC per la rettifica finale.
I condensatori utilizzati sono in gran parte elettrolitici con un'esigua presenza di elementi a stato solido.
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![]() | Particolare di una dei due moduli di conversione DC-DC. |
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Per massimizzare l'efficienza, le tensioni da 3,3 e 5 Volt vengono generate da moduli DC-DC costituiti da regolatori e filtro LC indipendente che riducono la tensione a 12V nel valore corrispondente.
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![]() | Particolare del Controller PWM CM6800AG. |
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Particolare del circuito di monitoraggio e di gestione della ventola. |
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Sulle due daughterboard troviamo i chip che si occupano, rispettivamente, del circuito di switching/PFC e dei sistemi di protezione.
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