6. Prova sul campo
Passiamo quindi alla prova sul campo del nuovo Razer Orochi 2015 per valutarne ergonomia, velocità , stabilità e precisione, sia in ambito gaming che nelle condizioni di normale utilizzo.
Il mousepad che utilizzeremo come base d'appoggio per tutte le nostre prove è il Razer Goliathus, nello specifico la versione Fragged Control caratterizzata da un'ampia superficie in tessuto testurizzato, in grado di fornire l'attrito necessario per un puntamento "al pixel" stabile e preciso e, al contempo, un ottimo grado di scorrevolezza.
La base è interamente realizzata in gomma morbida per garantire il massimo grip su qualunque superficie.
Ergonomia
L'ergonomia è senza alcun dubbio uno dei parametri che un mouse, in generale, deve necessariamente avere, ed in particolar modo uno da gaming date le lunghe sessioni di gioco a cui sono sottoposte le mani di gran parte dei videogiocatori.
Per quanto concerne questo aspetto, trattandosi di un prodotto compatto e per giunta con design ambidestro, il Razer Orochi 2015 non eccelle in comodità , soprattutto nel caso si abbiano, come nel nostro caso, mani grandi.
Il mouse in questione è orientato principalmente a giocatori con presa Fingertip, agevolata maggiormente in questo modello dai robusti grip in gomma laterali, che offrono una presa più solida e stabile.
La presa Claw, a patto che abbiate mani molto piccole, non è da escludere grazie ad una lieve bombatura del dorso, mentre quella Palm è senza alcun dubbio fuori discussione.
Ben collocati e quindi facili da premere i tasti laterali, completamente personalizzabili tramite il software di gestione Razer Synapse 2.0.
Calibrato minuziosamente anche il peso, che raggiunge i 120g una volta installate le due batterie AA, impedendo in questo modo che il mouse risulti fin troppo instabile dati i soli 68g a vuoto.
Gaming - Rise of The Tomb Raider & Call of Duty Black Ops III
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Passiamo quindi all'ambito per cui è stato appositamente progettato il nuovo Razer Orochi, ovvero quello gaming, mettendolo alla prova con uno dei titoli più attesi di questo inizio 2016.
Stiamo parlando di Rise Of The Tomb Raider, il nuovo capitolo incentrato sulle avventure della giovane Lara Croft sviluppato da Crystal Dinamics e pubblicato da Square Enix su PC lo scorso 28 gennaio.
Durante la nostra sessione di gioco, il Razer Orochi 2015 si è rivelato essere sin dal primo istante solido e preciso, con un altissimo grado di scorrevolezza garantito dalla struttura compatta e dall'assenza del cavo.
Come accennato in precedenza, il peso di 120 grammi ha contribuito ad una maggiore stabilità di movimento, caratteristica indispensabile negli spostamenti della telecamera, soprattutto in fase di mira.
Nonostante il nostro Goliathus Control disponga di una superficie ruvida che meglio si sposa con i sensori ottici piuttosto che con quelli laser, il feedback è stato comunque impressionante con un grado di precisione impeccabile.
Con l'Orochi in modalità wireless, nonostante sia dotato di un Polling Rate ed un tempo di risposta nettamente superiori a quelli utilizzabili in modalità cablata, non abbiamo riscontrato alcuna problematica durante il movimento, risultando comunque rapido ed efficiente.
Grazie alla tecnologia di ultima generazione Bluetooth 4.0 LE siamo riusciti a raggiungere le 62 ore di autonomia in utilizzo continuo, una durata certamente degna di nota.
La seconda scelta è ricaduta su Call of Duty Black Ops III, terzo capitolo dell'apprezzatissima saga creata e sviluppata da Treyarch e detentore del record di vendite nel settore dell'intrattenimento relativo all'anno 2015, si parla infatti di più di 550 milioni di dollari di incassi nei primi tre giorni di lancio.
Trattandosi di un FPS (First Person Shooter) la prima caratteristica che siamo andati a verificare è stata la regolazione on-the-fly dei DPI, molto utile durante la mira di precisione con i fucili da cecchino.
Non disponendo di un pulsante dorsale dedicato, il cambio "al volo" della risoluzione sul Razer Orochi è relegato ad uno dei due tasti laterali (preventivamente impostati tramite software).
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Dalla mappatura tasti, selezionando "SENSITIVITY" potremo scegliere in che modo regolare il sensore, a partire dalla modalità statica a quella a step, sia normale che ciclica, e la comune modalità on-the-fly.
Utilizzando quest'ultima, la regolazione verrà effettuata con step di 50 unità tenendo premuto il pulsante laterale scelto (in questo caso il numero 7) ed effettuando lo scroll con la rotellina su o giù, una barra di regolazione apparirà quindi a schermo.
Un sistema senza alcun dubbio completo ed adattabile ad ogni esigenza, sia in ambito videoludico che in quello produttivo.
ProduttivitÃ
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Accantonando per un istante l'attività videoludica ci siamo dedicati all'utilizzo del Razer Orochi 2015 in ambito produttivo con il software di grafica più famoso al mondo: Adobe Photoshop, in versione Creative Cloud 2015.
Il nuovo gioiellino di casa Razer risulta essere un ottimo prodotto anche in un contesto lavorativo grazie ad un sensore laser preciso e stabile, caratteristiche necessarie ed indispensabili per le operazioni di rifinitura.
In questo ambito le dimensioni contano e la presa Fingertip, la più adatta all'Orochi, risulta fin troppo scomoda dopo alcune ore di lavoro.
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Il software di gestione Synapse 2.0 ci ha permesso di creare in poco tempo Macro specifiche per le funzionalità più usate, mantenendole sempre a portata di click.
Nonostante il Razer Orochi disponga soltanto di quattro tasti laterali (di cui solo due accessibili in modo facilitato), non abbiamo avuto grossi problemi di personalizzazione.