2. Visto da vicino - Parte prima
Come il primo modello uscito nel lontano 2009, anche il nuovo Orochi 2015 presenta una struttura con design ambidestro, realizzata in robusta plastica di colore nero.
La zona dorsale accoglie il logo Razer, quasi mimetizzato con il rivestimento, visibile chiaramente solo in controluce.
Il mouse in questione, nonostante condivida la medesima struttura e possa apparire identico alle precedenti versioni, è dotato di alcune sostanziali novità sia estetiche che funzionali, che evidenzieremo di seguito.
Il Razer Orochi è un mouse estremamente compatto con dimensioni pari a 99x67x35mm, dedicato prettamente ai videogiocatori che richiedono elevate prestazioni e, al contempo, un grado di portabilità estremo.
Il target è proprio quello degli utenti che viaggiano molto o che, comunque, giocano prevalentemente con i notebook ed hanno poco spazio a disposizione per le periferiche.
Proprio per tale motivo, data la struttura notevolmente ridotta rispetto ai mouse canonici, l'unica presa utilizzabile con il Razer Orochi è quella Fingertip, ovvero solo le dita poggiano sul mouse che viene spostato esclusivamente con i polpastrelli.
I profili laterali, trattandosi di un mouse con design ambidestro, sono perfettamente simmetrici e accolgono per la prima volta (per il modello Orochi) una coppia di ampi grip in gomma texturizzata, che migliorano notevolmente la presa del mouse facilitandone lo spostamento.
Presenti anche su questo modello i quattro tasti laterali (due per lato) personalizzabili tramite il software di gestione, questa volta di dimensioni ancora più contenute rispetto a quelli utilizzati per i modelli precedenti (Orochi, Orochi Black Chrome Edition, Orochi 2013 ed Orochi Blade Edition).
Arriviamo quindi al cuore pulsante del nuovo Orochi 2015: un sensore laser 4G in grado di raggiungere gli 8200 DPI massimi di risoluzione, posto in posizione centrale rispetto al baricentro.
La base, come per i precedenti modelli, risulta pulita e priva di etichette di sorta, lasciando spazio a tre inediti pad in teflon, più ampi rispetto a quelli utilizzati per i precedenti modelli, atti a garantire un grado di stabilità e scorrevolezza maggiore.
Anche lo switch di accensione e spegnimento (per la modalità wireless) ha subito un restyling, passando da una sottile levetta ad un commutatore standard circolare, sicuramente meno gradevole alla vista.
Ulteriori innovazioni coinvolgono gli switch dei pulsanti principali, ora di tipo Hyperesponse, e la rotellina per lo scroll, nuova, esente da qualsiasi gioco meccanico e dotata di un particolare rivestimento tassellato per migliorarne il grip e la precisione.
Sia gli switch dei tasti che la rotellina risultano essere i medesimi utilizzati per i nuovi Mamba, Mamba Tournament Edition e Diamondback 5G, di cui non possiamo fare a meno che ricordarne l'ottima qualità costruttiva.