3. Modalità di prova

 

Valutare le performance di un’unità SSD è piuttosto complesso e le misurazioni sono influenzate da molti fattori, quali l’occupazione dell’unità, l’utilizzo che ne è stato fatto (scritture sequenziali o random) o l’uso di benchmark particolarmente stressanti per il sottosistema disco.

Prima di ogni test l’unità è stata riportata alle condizioni iniziali con un Secure Erase: questa procedura causa la perdita di tutti i dati, non è quindi consigliabile eseguirla se non in caso di grossi problemi all’unità SSD.

Le prove con ATTO Disk Benchmark e AS SSD sono state eseguite con le impostazioni di default dei test con l’SSD in condizioni ottimali.

Tutte in test con HD Tune Pro sono stati svolti con tre differenti livelli di riempimento del disco: Vuoto, 50% e 100%.

Le prove in lettura e scrittura sequenziali sono state effettuate sia con il pattern da 2MB che con quello da 64kB, simulando due differenti tipi di workload.

Il benchmark PCMark Vantage è stato eseguito con le impostazioni di default, selezionando tutti i test relativi alla HDD Test Suite.

Per concludere, abbiamo eseguito il Nexthardware SSD Test Suite 1.0, software che consente di riempire l’unità con un pattern predefinito, composto da una serie di video, foto e documenti, simulando il trasferimento di dati da un’unità all’altra del sistema.

Al fine di non influenzare i risultati, il pattern è stato caricato in un RAM Disk, evitando così colli di bottiglia indotti dall’unità sorgente.

Il controller Intel P67, utilizzato nelle prove, è stato configurato in modalità AHCI e il supporto TRIM è stato attivato.

La configurazione della macchina di prova su cui abbiamo testato il Patriot Torqx TRB è la seguente:

 

Processore
Intel Core i7 2600K
Scheda Madre
Gigabyte GA-P67A-UD7
Memoria RAM
Corsair Dominator GT DDR3 1600 MHz
Disco di Sistema
Corsair SSD X128
Alimentatore
Antec High Current Pro 1200W
Scheda Video
Sapphire Radeon HD 6970 2GB
Sistema Operativo
Microsoft Windows 7 Ultimate SP1 64 bit

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