2. Controller JMicron JMF616 e NAND
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Il Patriot Torqx TRB è equipaggiato con un controller di produzione JMicron, modello JMF616.
JMicron è un noto produttore di circuiti integrati, di cui i più conosciuti dal pubblico consumer sono sicuramente i controller SATA aggiuntivi integrati in molte schede madri o le schede WiFI e BT.
Nel settore degli SSD, JMicron ha dovuto lavorare molto per recuperare il terreno perso rispetto alla concorrenza; chi ha seguito l’evoluzione degli SSD fin dal principio, si ricorderà , infatti, che i primi SSD con controller JMicron offrivano prestazioni tutt’altro che esaltanti e poco costanti nel tempo.
Con il JMF616 questi problemi sono pressoché risolti.
Eì necessario ricordare, tuttavia, che quest'ultimo è un controller dedicato al mercato entry level; non dobbiamo quindi aspettarci un numero di IOPS (Input/Output Operations Per Second) particolarmente elevato, soprattutto in pattern più complessi e raramente utilizzati in ambito consumer.
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Il JMF616 integra un processore a 32 bit, dotato 32kB di memoria ROM e 128kB di memoria RAM.
A differenza dei controller SandForce, il JMF616 necessita di una memoria cache di appoggio al fine di velocizzare le operazioni; nel TRB di Patriot troviamo, quindi, 64MB di memoria DRAM.
Oltre all’interfaccia SATA II, il JMF616 supporta anche una connessione USB 2.0; tuttavia, Patriot ha deciso di non integrarla nel suo TRB, scelta condivisibile visto che le performance di questa interfaccia sono molto limitate rispetto alle possibilità dei dischi SSD e che raramente si spostano i dischi interni da un sistema all’altro.
Il JMicron JMF616 è compatibile con le memorie NAND prodotte da Samsung, Toshiba, Hynix, Micron e IM.
Patriot utilizza moduli da 32Gbit di produzione Micron, P/N 29F32G08CBABA, prodotti a 34nm e compatibili con le specifiche ONFI 2.0 che garantiscono l’interoperabilità delle memorie NAND tra i vari produttori e certificano la qualità del prodotto.
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Sono supportate le tecnologie di dynamic/static wear leveling, che consentono di distribuire le scritture su tutte le celle di memoria disponibili così da allungare notevolmente la vita del prodotto.
A questo proposito, dobbiamo infatti ricordare che le NAND, a differenza delle RAM, supportano un numero limitato di scritture, oltre le quali perdono di affidabilità e non devono più essere utilizzate.
Utilizzando l’unità con un workload tipico di una workstation, la vita di un SSD è del tutto simile, se non superiore a quella di un tradizionale disco a piatti rotanti.
Patriot Memory è solita modificare i firmware dei propri SSD al fine di migliorarne le caratteristiche; nel caso del TRB è stato aggiunto il supporto al comando TRIM che, in abbinamento a Microsoft Windows 7 o le ultime distribuzioni Linux, consente di mantenere costanti nel tempo le prestazioni del disco.
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Il comando TRIM è abilitato di default su tutte le installazioni di Windows 7 eseguite direttamente sull’SSD; se il disco non è l’unità principale, è necessario attivarlo dopo l’installazione con il comando fsutil behavior set DisableDeleteNotify 0.
Per controllare lo stato di attivazione del TRIM bisogna utilizzare il comando fsutil behavior query DisableDeleteNotify.
Se il comando restituisce 0 il TRIM è attivo, se restituisce 1 il TRIM non è attivo.
Al fine di ripristinare le prestazioni dell’unità dopo un utilizzo intenso e prolungato, è possibile eseguire il Sanitary Erase del Patriot Torqx TRB con l’utility  Erase Disk inclusa nella distribuzione Linux Live Parted Magic.
L’operazione può essere eseguita in modalità AHCI, selezionando l’opzione Internal: Secure Erase e password NULL.
L’operazione è eccezionalmente lunga e richiede ben 8 minuti per completarsi, rispetto ai pochi secondi necessari sui controller di altri SSD presenti in commercio.
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