1. Visto da vicino
Il Kingston KC1000 480GB viene commercializzato in un cofanetto di robusto cartoncino dalla grafica piuttosto sobria.
Superiormente vi è un'estesa immagine in prospettiva del drive contornato dalla sua denominazione, dal logo del produttore e, in basso a destra, dalle condizioni di garanzia.
Posteriormente abbiamo invece una descrizione piuttosto lunga dei vantaggi apportati dagli SSD, una serie di informazioni inerenti le prestazioni in base alla capacità, tutti i loghi inerenti le certificazioni, il luogo di produzione, un codice a barre ed il product number.
Aperta la confezione troviamo un seriale per l'attivazione del software Acronis True Image HD ed un opuscolo in miniatura con alcune informazioni riguardo il prodotto.
Sotto, incastonato in un generoso prestampato di foam, troviamo il KC1000 già installato sull'Add-in Card e, a parte, la staffa ridotta da utilizzare nel caso si debba alloggiare il drive nei più classici desktop a basso profilo.
Il PCB dell'adattatore presenta un pettine di connessione lungo quanto basta per sfruttare appena 4 linee e nella zona circostante il connettore M.2 sono dislocati alcuni componenti SMD necessari al suo corretto funzionamento.
Posteriormente troviamo solo pochissimi componenti elettronici ed i fori per l'ancoraggio delle unità M.2 di lunghezza compresa tra i 42 e i 110mm.
In corrispondenza del connettore M.2 è stato posto un pad termoconduttivo per facilitare lo smaltimento del calore generato dal drive.
L'etichetta adesiva posta sul Kingston KC1000 è divisa graficamente in due parti, di cui una recante il logo del produttore e la denominazione del drive e l'altra una serie di codici (part number compreso) contornati dai loghi inerenti le certificazioni in suo possesso.
Dopo aver rimosso l'etichetta, operazione che fa decadere la validità della garanzia, possiamo dare un primo sguardo all'affollatissimo PCB su cui spicca, in posizione decentrata, il memory controller prodotto da Phison, quattro moduli di memorie da 64GB ognuno e, in basso a sinistra, il chip DRAM per la cache dei dati.
Sul lato opposto, oltre ad un buon quantitativo di componenti SMD, vi sono i rimanenti quattro moduli di memorie (per un totale di 512GB) ed un ulteriore chip per la cache.
Il controller impiegato sul drive è un Phison PS5007-E7 di ultima generazione di cui, purtroppo, si conoscono ancora pochi dettagli riguardanti l'architettura.
Tale controller supporta l'interfaccia PCIe rev 3.0, il protocollo NVMe 1.1b, fino a 4GB di cache DDR3 ed integra un avanzato circuito di correzione degli errori BCH ECC 120bit/2kB.
L'interfaccia con le memorie è del tipo a otto canali ed il supporto comprende tutte le tipologie più recenti di NAND Flash, quindi SLC, MLC, TLC e VNAND-3D.
Molto corposo anche l'elenco delle tecnologie implementate ai fini della sicurezza dei dati che comprendono SmartECC, SmartFlush, GuaranteedFlush ed End-to-End Data Path Protection, ma nessuna di esse viene menzionata tra le caratteristiche del prodotto.
Il Phison PS5007-E7 supporta la criptazione dei dati hardware in standard AES-256 tramite TCG security App ma, allo stato attuale, il firmware in grado di implementarla è ancora in fase di sviluppo.
Sul fronte dei consumi il controller è conforme con il sistema di risparmio energetico L1.2, mentre l'affidabilità nel tempo delle NAND Flash è affidata ad un avanzato sistema di Wear-Leveling sia statico che dinamico.
Gli ICs che equipaggiano il KC1000 sono di tipo Toggle NAND Flash MLC 15nm prodotti da Toshiba e caratterizzati da un elevato throughput associato a consumi particolarmente contenuti.
I due chip prodotti da Kingston per la cache dei dati sono di tipo DDR3L operanti a 1600MHz ed aventi una capacità di 512MB ognuno.
Questi ultimi svolgono un ruolo fondamentale nel velocizzare le operazioni del potente memory controller garantendogli un accesso pressoché immediato ai dati da utilizzare.