2. Esterno
Pur essendo profondamente diverso dal suo predecessore, l'Obsidian 1000D mantiene inalterato lo stile classicheggiante che contraddistingue i modelli di questa serie, caratterizzato da linee abbastanza squadrate e da una verniciatura nera perfetta in ogni punto.
Poche le divagazioni sul tema, come la leggera curvatura della parte terminale in alluminio dei due pannelli laterali e gli angoli leggermente arrotondati del pannello frontale in vetro temperato.
I materiali utilizzati, come da tradizione CORSAIR, sono di elevata qualità , ovvero robusto acciaio per il telaio, elegante alluminio spazzolato per la base, per il top e per la struttura portante dei pannelli laterali e, infine, vetro temperato dello spessore di 4mm con effetto fumè su entrambi i pannelli laterali, sul frontale e sul top.
![]() | ![]() |
Le due viste laterali ci mostrano quanto sia ampia la superficie in vetro prevista per i pannelli che, opportunamente illuminati dall'interno permettono, almeno sul lato sinistro, di osservare la componentistica utilizzata per la piattaforma che andremo ad installare.
Da quest'altra angolazione riusciamo ad intravedere le predisposizioni per le otto ventole frontali che sottolineano la volontà da parte di CORSAIR di offrire un prodotto in grado di dare il massimo sul versante del raffreddamento sacrificando magari qualche altro aspetto, ma di sicuro non il design che, a nostro avviso, è di altissimo livello.
Rispetto al 900D, il frontale del 1000D risulta essere 55mm più largo, ma perde, per ovvi motivi, la possibilità di ospitare i bay da 5,25" di cui alcuni utenti (ma non chi scrive) potrebbero sentire la mancanza.
Partendo dall'alto troviamo una ampia griglia rettangolare dietro la quale si potranno installare due ventole, al cui fianco è situata l'apertura destinata ad accogliere il back panel della mainboard.
Sotto sono presenti otto slot PCI i cui frame metallici, anch'essi verniciati di nero, sono dotati di fori ellittici per un ottimale scambio di aria con l'esterno.
Alla loro destra troviamo due ulteriori slot di espansione posti in verticale da utilizzare nel caso in cui si decida di montare una seconda scheda in formato Mini-ITX.
Nella zona bassa, infine, abbiamo il vano per l'alimentatore ATX contornato da una griglia metallica che permette, una volta rimossa, di accedere ad un secondo vano per l'alimentatore secondario di tipo SFX-L.