4. Prova sul campo
È tempo ora di mettere alla prova l'ultimo nato del noto produttore californiano, il quale arriva all'appuntamento con una forma che più familiare non si potrebbe, accompagnato da vari mousepad, Corsair e non, per verificarne il comportamento su diverse superfici.
Il nuovo M65 PRO RGB può essere un mouse adatto a prese di tipo Claw e Palm a seconda della mano dell'utilizzatore, mentre la terza presa, Fingertip, non è del tutto escludibile, ma sicuramente la meno indicata.
Il punto di pressione ottimale per i pulsanti principali è avanzato sui primi 10/15mm dalla punta della periferica.
Richiamando quanto abbiamo avuto modo di scrivere a proposito del modello M65 RGB dotato di sensore laser ADNS-9800 da 8200 DPI, ne ricordiamo fra i suoi principali punti di forza le prestazioni particolarmente affidabili (vicine a quelle di un sensore ottico) con un accelerazione pressoché trascurabile.
Ad ogni modo Corsair ha deciso di offrirne una variante ottica nella forma del nuovo M65 PRO RGB con una risoluzione fino a 12.000 DPI.
Parlando del sensore ottico, allo stato attuale non siamo in grado di confermare la presenza del PMW-3366 (più probabile) o del classico ADNS-S3988, entrambe soluzioni generalmente inappuntabili e capaci di arrivare a tali livelli di risoluzione con gli ultimi firmware disponibili.
Fatte queste doverose premesse andiamo a buttarci sull'intrigante Paragon e su Counter Strike: Global Offensive, il titolo FPS competitivo che più ci consente dii toccare con mano la precisione di un mouse senza filtri ed artifici.
Come nelle nostre previsioni, non c'è stato modo di essere sorpresi dalla qualità del sensore ottico integrato, con un tracciamento sempre esente da accelerazione, stabile a tutte le frequenze e risoluzioni.
Ottimo lavoro sulla rotellina di scorrimento, che si presenta alquanto massiva e precisa negli scatti, con un buon grip grazie al rivestimento per un comportamento che, in ultima analisi, risponde a quanto richiesto da un giocatore.
Assente il gioco meccanico, come d'altra parte è d'obbligo per un mouse di fascia alta per gli FPS.
Nel viaggio che abbiamo intrapreso con il nuovo M65 PRO ritroviamo praticamente inalterate le caratteristiche di base della famiglia di appartenenza e, pertanto, le nostre reazioni in merito.
I tasti laterali, con la loro forma particolare, rimangono alquanto "difficili" da sentire al tatto e, probabilmente, richiedono un periodo di adattamento ben superiore a quello che abbiamo potuto passare in compagnia dei vari M65, fermo restando il positivo apporto di un feeling preciso al click.
Sempre presente il pulsante Sniper per il cambio al volo dei DPI, una caratteristica abbastanza rara anche nei mouse gaming, che ha il difetto di essere potenzialmente ingombrante per molti giocatori ed è di fatto molto poco desiderata dai giocatori di FPS più duri e puri.
Tali fatti non sono trascurabili, ma abbiamo valide considerazioni in merito ...
Dal lancio del modello M65 RGB, sul finire del 2014, il catalogo Corsair ha sempre previsto la presenza di soluzioni meno complesse, come il Raptor M45 (non più in commercio) ed il nuovo Sabre, specificatamente indirizzato al mondo competitivo.
Pertanto il nuovo M65 PRO RGB può ben permettersi di offrire differenti layout e caratteristiche, dedicandosi a quanti reputano utile e necessario utilizzare lo "Sniper".
Le caratteristiche aggiuntive per la riprogrammazioni dei pulsanti sono decisamente potenziate dall'uso del Corsair Utility Engine, un applicativo che più di ogni altro dimostra parecchia forza quando si tratta di personalizzare finemente la propria periferica.
Il supporto alle Macro è estensivo anche se manca, come al solito, un po' di immediatezza in alcune semplici funzioni che aiuterebbero l'utente meno esperto a sfruttare meglio e da subito la propria periferica.