2. Visto da vicino


I nostri incontri con i mouse di punta di casa Corsair iniziano a diventare un appuntamento fisso, con un susseguirsi di restyling per l'integrazione di nuove tecnologie.

Ma se un particolare design funziona perché cambiarlo?

La regola generale, sempre valida, è quella di non abbandonare un cavallo vincente, almeno finché continua a conseguire il risultato voluto.

Le dimensioni, non propriamente compatte, si sviluppano su linee particolarmente tese che non si allargano troppo sul posteriore e non diventano mai troppo elaboratore, con una ergonomia che non pone limiti a priori verso l'uso di qualsiasi presa.


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Le scocche esterne sono costruite in plastica, materiale leggero e facilmente lavorabile, ideale per il contenimento del peso, con differenti finiture.

La scocca superiore presenta un rivestimento di tipo "soft touch", molto morbido al tatto, facile da sporcare con le impronte ma, allo stesso tempo, facile da pulire, risultando comunque refrattario alla loro permanenza sul lungo periodo.

Ai lati trova posto, invece, una finitura decisamente ruvida, forse anche maggiore rispetto al precedente M65 RGB da noi recensito alla fine del 2015, perfetta per il mantenimento di un grip ottimale.


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Il Corsair M65 PRO RGB è inclinato sul frontale dandoci un primo assaggio della struttura in alluminio verniciata in nero e progettata per unire robustezza a leggerezza.


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Tra gli otto pulsanti programmabili presenti sul telaio il più interessante è sicuramente lo "Sniper Button", posizionato sulla sinistra esattamente sotto quelli laterali, laddove poggerebbe il pollice.

Quest'ultimo è inserito allo scopo di offrire un facile cambio al volo della risoluzione in gioco verso valori inferiori, per "rallentare" il cursore a schermo rispetto ai movimenti reali ed ottenere più precisione in tutti quei titoli, in particolare, che prevedono l'uso delle abilità da cecchino.

Volendo, comunque, è possibile programmare una risoluzione più alta rispetto a quella utilizzata per altri scopi.


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La scocca laterale destra non presenta invece alcun pulsante aggiuntivo (il Corsair M65 è ergonomico per destrorsi) ed è rifinita con la stessa superficie ruvida vista sulla parte opposta.


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Sulla base, in alluminio, vediamo molti dettagli interessanti da analizzare ...

Il primo aspetto che balza all'occhio è la disposizione dei pad surfer in teflon, rimasta totalmente invariata dalla configurazione già vista sui precedenti modelli della serie, che mai hanno accusato problemi di stabilità durante il gioco e con qualsiasi presa, seguito a ruota dal sistema di regolazione del peso anch'esso confermato.

Molto rudimentale rispetto ad altre soluzioni, tale sistema è proprio per questo motivo particolarmente solido e adatto a durare nel tempo qualunque utilizzo si faccia del mouse.

Le tre zavorre portano il peso da 115g a vuoto fino a 135g ...

A questo proposito vale la pena far notare, comunque, che è possibile ridurre ulteriormente il peso non inserendo le viti nella struttura.


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Il connettore USB, in nudo acciaio, sostituisce la colorazione giallo sgargiante del rivestimento gommato con un grigio sì anonimo, ma più neutrale rispetto alla livrea che un giocatore può scegliere per il suo sistema.


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Le zone di illuminazione, come già anticipato in copertina, sono tecnicamente tre, fra le quali figura il pulsante per i DPI, capace di cambiare colore in base alla risoluzione utilizzata.

Le altre due zone sono propriamente deputate a modificare l'impatto estetico del mouse e presentano una diffusione omogenea della luce.