6. Prova sul campo
Giunti a questo punto, non ci resta che mettere alla frusta le periferiche appena esaminate, valutandone la qualità costruttiva e le relative prestazioni con un'attenzione particolare come sempre, ovviamente, alla resa in gaming.
Ergonomia
Nonostante un profilo decisamente slim, la K70 RGB MK.2 Low Profile risulta alquanto solida e robusta al pari di una meccanica standard di egual fattura.
Anche imprimendo una certa forza alle due estremità in direzione opposta, la tastiera non presenta cenni di flessione e ciò testimonia come CORSAIR dal punto di vista della qualità costruttiva abbia lavorato bene.
Sebbene non rappresenti più ormai una novità, ci piace sottolineare come il plate in alluminio spazzolato sia del tutto refrattario alle impronte e molto facile da mantenere pulito.
Utili e funzionali i comandi multimediali situati nella parte destra, in particolare la rotella per la gestione del volume che garantisce una maggiore rapidità rispetto ai singoli tasti.
Riguardo ai nuovi switch CHERRY MX Low Profile, possiamo dire di averci preso confidenza, inaspettatamente, fin da subito con una certa naturalezza.
Il feedback di questi interruttori meccanici risulterà familiare a chi già viene da una meccanica con CHERRY MX SPEED standard, rispetto ai quali, ad ogni modo, si può cogliere una sostanziale differenza per quanto concerne la rumorosità: i Low Profile sono decisamente più silenziosi in tutti i contesti, sia nella scrittura che in ambito gaming, costituendo dunque una soluzione molto interessante per gli streamer.
Siamo rimasti soddisfatti anche dal nuovo M65 che sotto l'aspetto ergonomia mette a punto solo alcune piccole cose che, però, possono fare notevolmente la differenza poi all'atto pratico.
La forma, esattamente come i sui predecessori, rimane dunque indicata per prese di tipo Claw e Palm e il feedback restituito dalle coperture, sia quella centrale rivestita in materiale soft-touch, che quelle laterali ruvide al tatto, è davvero ottimo.
E' stato fatto un passo avanti a nostro avviso per quanto riguarda il posizionamento dei pulsanti laterali: con una Palm classica avremo sempre il pollice in prossimità del pulsante sniper e sarà un gioco da ragazzi raggiungere anche gli altri due collocati subito sopra.
Gaming - BATTLEFIELD V
Per saggiare la resa in gioco dei due nuovi gioiellini CORSAIR ci siamo tuffati nel multiplayer di BATTLEFIELD V, l'ultimo capitolo sviluppato da DICE, capace di mettere a nudo tutte le potenzialità di un setup di livello come questo.
Il punto di attuazione da record dei nuovi switch a basso profilo si fa sentire e la K70 Low Profile si presenta fin dalle prime battute come una delle meccaniche gaming più "reattive" che siano mai giunte in redazione.
Anche nelle situazioni più concitate siamo riusciti ad eseguire movimenti molto fluidi uscendo, ad esempio, dai "gun fight" con grande disinvoltura ed avendo sempre una sensazione di controllo su ciascuna pressione davvero eccezionale.
Facendo un confronto con i classici switch CHERRY MX RED o, comunque, con interruttori lineari di altre case di pari specifiche, il salto è notevole ed effettivamente la distanza di attuazione ridotta costituisce un reale vantaggio, specie in titoli FPS come BATTLEFIELD.
Tuttavia, se avete già esperienza invece con i CHERRY MX SPEED (o SILVER che dir si voglia, a profilo standard) le differenze saranno molto meno tangibili, anche se il feedback risulterà ad ogni modo diverso, per effetto soprattutto del profilo ribassato dei keycaps.
Il nuovo M65 RGB ELITE si è dimostrato un altrettanto degno compagno di battaglia: il sensore ottico PixArt PMW 3391 ha offerto un tracciamento pulito e lineare in ogni situazione, consentendo l'esecuzione di movimenti ben calibrati durante le fasi di "aim" senza avvertire alcun tipo di accelerazione.
Anche i due click principali sono di ottima fattura, quello sinistro, morbido al punto giusto, ci ha permesso di fare dell'ottimo "tapping" gestendo al meglio, dunque, le raffiche controllate dalla distanza.
Semplicemente fantastica la rotella, provvista di uno scroll bello netto e preciso e di un pulsante centrale che si lascia premere bene anche in velocità.
Il Lift Off Distance, come detto, non è regolabile via software, ma risulta ad ogni modo contenuto e ci ha consentito di alzare e abbassare il mouse in completa assenza di movimenti indesiderati del cursore.