Test di accensione e ripple
Â
L'analisi dinamica, effettuata mediante l'utilizzo di un oscilloscopio digitale, ci consente di verificare con sufficiente precisione le variazioni temporali delle tensioni d'interesse.
Il loro andamento, infatti, non è determinato esclusivamente dal carico applicato ma, a causa della tensione sinusoidale di partenza e delle tecniche di riduzione utilizzate, le tensioni "continue" prodotte dall'alimentatore sono soggette ad impercettibili fluttuazioni (ripple), più o meno ampie, e con una frequenza dipendente dalle scelte progettuali.
Tali variazioni, seppur ininfluenti entro certi limiti, sono un chiaro indice della bontà del prodotto.
Secondo quanto richiesto dallo standard ATX, tra l'alimentatore ed il carico, nel punto in cui viene collegata la sonda dell'oscilloscopio, si interpongono due condensatori di opportuno valore per simulare con maggiore precisione lo scenario che verrebbe a crearsi all'interno di una postazione reale.
Altrettanto importante è la variazione all'atto dell'accensione.
Nel passare dallo zero al valore d'esercizio, le tensioni potrebbero presentare picchi più o meno "pericolosi" per l'hardware alimentato o potrebbero impiegare tempi eccessivi o, ancora, mostrare incertezze che pregiudicherebbero l'avvio del sistema.
Â
![]() | |
![]() | ![]() |
Â
Il Cooler Master V1000 diviene completamente operativo in 360ms, con le tensioni d'interesse che raggiungono senza incertezze il valore nominale in tempi inferiori ai 9ms.
Â
![]() | ![]() |
Low Frequency Ripple 12V @ 0% | PWM Frequency Ripple 12V @ 0% |
![]() | ![]() |
Low Frequency Ripple 12V @ 50% | PWM Frequency Ripple 12V @ 50% |
![]() | ![]() |
Low Frequency Ripple 12V @ 100% | PWM Frequency Ripple 12V @ 100% |
Â
Sulla linea da 12V il ripple mostrato resta inferiore ai 25mVpp: si tratta di un eccellente risultato, ben distante dai 120mV consentiti dallo standard ATX.
Il risultato, quindi, è assolutamente in linea con quanto ottenuto da altri modelli nella stessa fascia di appartenenza.
Â
![]() | ![]() |
Low Frequency Ripple 5V @ 0% | PWM Frequency Ripple 5V @ 0% |
![]() | ![]() |
Low Frequency Ripple 5V @ 50% | PWM Frequency Ripple 5V @ 50% |
![]() | ![]() |
Low Frequency Ripple 5V @ 100% | PWM Frequency Ripple 5V @ 100% |
Â
L'oscillazione della tensione sulla linea da 5V è simile in valore percentuale e comunque ben al di sotto del limite di 50mVpp.
I componenti riceveranno, di conseguenza, una tensione con variazioni così ridotte da risultare impercettibili.
Â
![]() | ![]() |
Low Frequency Ripple 3,3V @ 0% | PWM Frequency Ripple 3,3V @ 0% |
![]() | ![]() |
Low Frequency Ripple 3,3V @ 50% | PWM Frequency Ripple 3,3V @ 50% |
![]() | ![]() |
Low Frequency Ripple 3,3V @ 100% | PWM Frequency Ripple 3,3V @ 100% |
Â
Risultati analoghi sull'ultima delle linee d'interesse, quella da 3,3 Volt; le variazioni raggiungono un massimo di 10,8mVpp, anche in questo caso nettamente inferiori al limite dei 50mV.
Possiamo ritenerci ampiamente soddisfatti dalla qualità delle tensioni fornite e non poteva essere altrimenti vista l'elettronica impiegata.