Impatto acustico
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Il test sull'impatto acustico, mirato a definire i valori di rumorosità che l'alimentatore genera durante il suo funzionamento, è l'unico test che di solito siamo costretti a "simulare".
Il nostro banco prova, infatti, necessita di un adeguato raffreddamento per poter assorbire potenze da centinaia di watt, il che mal si sposa con la necessità di eliminare qualsiasi fonte esterna di rumore per poter valutare quello prodotto esclusivamente dall'alimentatore.
Per questo motivo il test viene condotto alimentando la ventola esternamente e simulando i regimi di rotazione in corrispondenza del carico, se indicati dal produttore, o semplicemente la rumorosità sul range di funzionamento della ventola se l'associazione non è disponibile.
Ricordiamo che il valore percepito dal nostro udito come prossimo alla silenziosità è di 30dB e che incrementi di 10dB corrispondono ad una percezione di raddoppio della rumorosità .
Le corrispondenze di tali valori sono facilmente osservabili sulle scale del rumore reperibili in rete.
Rumore ambientale 28,6dBA.
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La ventola utilizzata per il Cooler Master V1000 è un modello decisamente performante che, forte di un diametro da 135mm e 1800RPM, riesce a generare un flusso d'aria degno di nota.
Il particolare sistema di sospensione utilizzato riduce al minimo l'attrito, a tutto vantaggio della longevità dello stesso e del minimo valore di rotazione sostenibile, pur non facendo uso di un controller PWM.
Il risultato è che la ventola a basso carico gira così piano da essere praticamente inudibile, dal momento che occorre dissipare poco più di 100W.
In sovraccarico o con temperatura ambiente piuttosto elevata, la ventola viene spinta al massimo in modo da scongiurare il pericolo di surriscaldamento, facendosi avvertire con il solo flusso d'aria senza presentare rumori a carico del rotore.
La modalità fanless non sarebbe stata di certo disdegnata, ma anche con ventola attiva il comfort acustico è di altissimo livello.
