6. Prova sul campo


Siamo arrivati finalmente alla parte più interessante della nostra recensione, ovvero la prova sul campo di queste due periferiche messe a disposizione da Cooler Master.

In questa sede utilizzeremo una serie di giochi e cercheremo di coprire tutti gli altri usi che solitamente accompagnano la vita di un giocatore.


Cooler Master MasterKeys MK750 & MasterMouse MM530 6. Prova sul campo 1 


Costruita sulla base degli Cherry MX, la MasterKeys MK750 è un libro aperto ancora prima del suo unboxing e della prova sul campo.

La presenza dei famosi switch meccanici di progettazione tedesca, qui nella variante Red lineare, ci consente di prevedere con esattezza il comportamento della tastiera basandoci sulle precedenti esperienze, rilevandone, dunque, la stessa velocità e la tipica risposta immediata.

Per chi non avesse mai provato una meccanica, invece, il modello Red è esattamente il più differente dalla sensazione trasmessa da una normale tastiera di tipo rubberdome: l'assenza di un punto di feedback tattile elimina i punti di riferimento nella digitazione, ma un po' di pratica basta a riconoscere quanto si può guadagnare in termini di reattività in gioco.

In alternativa, ma non con layout italiano, saranno presenti modelli dotati della variante Brown, provvisto invece di feedback tattile per una migliore esperienza di digitazione, e Blue, la cui combinazione di feedback tattile e sonoro ricorda le tradizionali meccaniche ancora usate da chi scrive molto.

In ogni caso, una tastiera "non è solo lo switch" e prova ne è proprio la MK750 grazie alla sua ampia dotazione di caratteristiche extra già viste ed analizzate.

Con la funzionalità Macro, utile per alcuni giochi a forte impronta RPG o Battle Arena, come anche per la produttività generale, possiamo moltiplicare le possibilità offerte con l'unico limite della nostra immaginazione e della memoria da 512kB: programmarle e richiamarle è veramente semplice!

Ma il vero punto di svolta rispetto alle "solite" tastiere, è la comodità offerta dal poggiapolsi removibile in pelle sintetica, un pezzo di ottima qualità che ci accompagnerà nella digitazione di ogni giorno senza paura di lasciare impronte lucide o polvere.


Cooler Master MasterKeys MK750 & MasterMouse MM530 6. Prova sul campo 2 


Cominciando ad utilizzare il MasterMouse MM530 capiamo subito come tutto sia nel giusto ordine.

L'impugnatura, di stretta derivazione IntelliMouse, si presta generalmente a prese di tipo Palm, con altre possibilità offerte alle mani più grandi e, grazie ai grip laterali di ottima fattura, offre una presa solida e ferma.

Il peso non è altissimo per il tipo di mouse, a tutto vantaggio della maneggevolezza e della riduzione della fatica per i giocatori che passano molto tempo su sparatutto come CS:GO ed i vari capitoli di Battlefield.

Poco o nulla è appuntabile al sensore, un ottico PMW 3360 di fabbricazione PixArt che, a giusto titolo, è considerato il non plus ultra attualmente disponibile per un mouse di impostazione gaming, non tanto per la risoluzione massima, che come sempre evidenziamo non è un parametro primario come i produttori vorrebbero far credere, ma per l'affidabilità del tracciamento anche a velocità elevate e per l'assenza di interpolazioni che possono portare a fenomeni di accelerazione.


Cooler Master MasterKeys MK750 & MasterMouse MM530 6. Prova sul campo 3


Stabile anche il polling rate, a 500Hz/2ms o 1000Hz/1ms, per tutti gli stadi di risoluzione fino a 12.000 DPI, sia con software attivo che meno.

Caratteristiche che si sposano perfettamente con l'impostazione gaming e tornano utili per poter esprimere al meglio la propria abilità di mira.

Eccellente anche il profilo meccanico tra rotellina e pulsanti principali, con scocche separate, per un feeling che sia il più professionale possibile ed una buona durata prevedibile anche per l'uso più intensivo, come ad esempio sui MOBA.

Passando oltre l'aspetto gaming, il modello MM530 non offre nulla di particolare per l'utilizzo professionale oltre le ottime doti ergonomiche e l'uso possibile dello strumento Macro, un aspetto scontato e sul il quale, visto il target di utenza, non abbiamo nulla da eccepire.