2.  Vista da vicino - Parte prima


Non più grande di una classica tastiera, la CHERRY MX Board 6.0 si presenta lineare senza scadere però nel banale con forme che poco si addicono ad una top di gamma.


CHERRY MX BOARD 6.0 2. Vista da vicino - Parte prima 1 


Il primo impatto con la qualità costruttiva ci viene offerto dallo chassis frontale in puro alluminio, che copre l'intera struttura della tastiera, realizzata anche con l'uso di plastica.

L'insieme risulta in una solidità impressionante, con un peso più che sufficiente a tenerla ben salda sulla scrivania.


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Bordi solo leggermente ammorbiditi e linee alla base più allargate riescono, con pochissimo stravolgimento, a far uscire dall'anonimato una tastiera fondamentalmente squadrata.


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L'unica estensione al layout, altrimenti perfettamente standard, sono i tasti dedicati alle funzionalità multimediali ricavati sul margine della tastiera e supportati anch'essi da switch meccanici.

Il tasto con il logo CHERRY è invece addetto alla disattivazione del tasto Win, e consente di far entrare la tastiera in modalità libera da distrazioni accidentali.


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Il resto delle funzioni extra, controlli per il volume e per la luminosità, sono invece affidate ai tasti FN che, come vedremo più avanti, presentano ben due modalità di funzionamento.


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La base della tastiera, in robusto ABS, mette a nudo le numerose viti di serraggio, coerentemente con l'ottima solidità che abbiamo potuto testare con mano, con i sei piedini di supporto in gomma che consentono il giusto attrito sulle superfici scivolose.


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Entrando nel dettaglio, andiamo a vedere due particolarità importanti per questa MX Board 6.0.

La prima, ovvero la presenza di supporti estraibili per alzarla dalla superficie di appoggio, è una dotazione pressoché standard che ci attendiamo su qualunque tastiera che si rispetti: più insolita ma graditissima, è invece la presenza di pad in gomma sugli stessi, che ci consentono di mantenere un certo attrito anche in posizione rialzata.

Seconda particolarità è la presenza di un semplice quanto utile sistema di gestione del cavo, che sarà sicuramente apprezzato dai giocatori per mantenere il massimo ordine sulla propria scrivania.


CHERRY MX BOARD 6.0 2. Vista da vicino - Parte prima 7 


Poco più sotto, il dettaglio ci mostra il sistema di aggancio a magneti per il poggiapolsi, una soluzione che consente un rapido innesto ed un altrettanto rapido distacco.

Tale scelta consente anche un'ottima stabilità durante la digitazione, senza ricorrere a meccanismi più complessi.


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Monolitico in plastica, il poggiapolsi integrato nella dotazione sfoggia uno spesso strato superficiale in gomma, dall'attrito piuttosto intenso.

La sua capacità di repellere la polvere è però inesistente, come la foto qui sopra (scattata pochi minuti dopo l'estrazione del pezzo dalla confezione) mostra evidentemente.

Lo scarso tempo a disposizione ci ha impedito di testare la permanenza di impronte e la reattività superficiale al sudore sul lungo termine ma, essendo tale rivestimento uno strato pieno di materiale lavorato e non una semplice finitura, l'eventualità di tali segni è considerevolmente remota.


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Ultimo dettaglio costruttivo rimasto è il cablaggio, che presenta un eccellente rivestimento cordato e sfoggia un connettore USB con placcatura oro per una migliore resistenza contro gli agenti ossidanti.