6. Caratteristiche peculiari


Overclocker's Toolkit

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Trattandosi di una mainboard progettata per l'utilizzo in overclock estremo, la ASUS ROG RAMPAGE VI APEX è stata equipaggiata con una nutrita serie di funzionalità aggiuntive appositamente studiate per rendere al meglio in tale ambito, che il produttore ha denominato "Overclocker's Toolkit".

Nell'immagine in alto è chiaramente visibile il Debug LED integrato che fornisce informazioni riguardo lo stato di boot della macchina: a tale proposito segnaliamo che sul manuale cartaceo, nelle pagine da 1-22 a 1-24, sono riportati tutti i codici di errore.

A ridosso di quest'ultimo, nella parte superiore, sono visibili dei LED (ASUS Q-LED) che ci indicano la sequenza con la quale vengono analizzati i principali componenti del sistema durante il POST.

Sotto il Debug LED vi è il jumper che ci permette di abilitare o disabilitare la funzione LN2_MODE la quale, in caso di overclock estremo, ci fornirà un aiuto efficace contro il Cold Bug che affligge alcune CPU durante il POST, permettendo al sistema di portare a termine correttamente la fase di boot.

Accanto a quest'ultimo troviamo due distinti gruppi di switch di cui il primo comprende, rispettivamente, le funzionalità SLOW_MODE, PAUSE e RSVD.

Lo switch SLOW_MODE consente di portare il sistema in una condizione di operatività a regime ridotto, cosa molto utile alla fine di un benchmark, durante le fasi di salvataggio o di cattura delle schermate, per evitare i classici freeze che possono mandare a monte tutte le ore di lavoro impiegate per raggiungere un determinato risultato.

Tramite lo switch PAUSE, invece, ci viene data la possibilità di bloccare letteralmente il benchmark durante la sua esecuzione ed effettuare qualche affinamento dei parametri di funzionamento impostati così che, una volta eseguite le modifiche desiderate, possiamo tranquillamente far proseguire il test dal punto in cui lo avevamo precedentemente arrestato.

Il terzo ed il quarto di questo primo gruppo, ovvero gli switch RSVD, forniscono un concreto aiuto per effettuare il boot a temperature minori o uguali a -120 °C con CPU Kaby Lake-X.

Segnaliamo, infine, che per poter utilizzare queste tre ultime funzionalità occorre posizionare il jumper LN2_MODE su enabled.

Il secondo gruppo di switch ci consente semplicemente di abilitare o disabilitare ognuno dei quattro slot PCI-E x16 in modo da facilitare l'utilizzo di diverse configurazioni di VGA durante le sessioni di overclock.

Tra il Debug LED e lo slot DIMM.2 sono stati posti i classici pulsanti di power e reset affiancati da altri due, di dimensioni ridotte, aventi le funzionalità di RETRY_BUTTON e SAFE_BOOT.

Il primo di essi è di fondamentale importanza quando la macchina entra in un loop di riavvii continui che non permettono di completare la fase di boot, in quanto la sua pressione consente il riavvio del sistema con le ultime impostazioni utilizzate che hanno consentito di completare la suddetta fase.

Qualora l'utilizzo del RETRY_BUTTON non sia in grado di risolvere il problema appena menzionato, potremo utilizzare in alternativa il pulsante SAFE_BOOT il quale ci permetterà di riavviare la macchina e di accedere direttamente al BIOS per effettuare le modifiche necessarie.


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Sul bordo della scheda, in posizione antistante rispetto agli switch appena menzionati, possiamo individuare i punti di misura, denominati ProbeIt, che permettono di verificare, con l'ausilio di un multimetro, le tensioni dei principali componenti.

In questa immagine, inoltre, sono visibili degli speciali LED, situati accanto al connettore CPU_OPT e direttamente sopra il Debug LED, che svolgono una delicata funzione di cui parleremo più avanti.


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Spostandoci sul margine inferiore del PCB, al di sotto del PCH, troviamo il pulsante BIOS_SWITCH il quale permette, appunto, di selezionare uno dei due BIOS disponibili.

Tale funzionalità risulterà comoda nel caso si volessero testare due differenti release di BIOS per verificare quale delle due consenta maggiori prestazioni o stabilità in condizioni estreme.

Proseguendo verso destra troviamo l'immancabile header ROG_EXT per collegare l'OC Panel o il Front Base.


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Nelle immediate vicinanze del system panel troviamo il pulsante MemOK! che, premuto in fase di POST, permette di avviare la macchina con una configurazione delle memorie abbastanza conservativa in grado di far completare il boot ed il caricamento del sistema operativo senza problemi.


 Connettori per ventole

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Vista la tipologia di utilizzo a cui è indirizzata la scheda, ASUS ha cercato di curare nel minimo dettaglio anche l'aspetto raffreddamento predisponendo un nutrito numero di connettori per ventole e sensori.

Nel caso in cui venga utilizzato un impianto di raffreddamento particolarmente avanzato, il produttore ha previsto il connettore W_FLOW (a sinistra) ed i due connettori W_IN e W_OUT (a destra), ai quali andranno collegati rispettivamente i sensori di flusso e di temperatura del liquido in ingresso e in uscita.

L'immagine di sinistra ci mostra al contempo due dei cinque header "Full Speed" presenti sul PCB, i quali forniscono sempre la tensione massima alle ventole ad essi collegate senza dover agire su alcuna impostazione del BIOS.

Tale funzionalità è particolarmente gradita dagli overclocker che utilizzano alcune ventole per allontanare i vapori dell'azoto liquido in modo da limitare i fenomeni di condensa.

Oltre a quelli appena menzionati, la mainboard offre anche i W_PUMP e AIO_PUMP per il collegamento di pompe di impianti a liquido o per ventole ad elevato assorbimento visto che sono in grado di fornire fino a 36W in luogo dei classici 12W dei normali connettori.


Rilevatori di condensa

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Tra le funzionalità esclusive che caratterizzano la ASUS ROG RAMPAGE VI APEX troviamo alcuni sensori presenti sul retro del PCB, nei punti corrispondenti agli slot DIMM, slot PCI-E e CPU, che qualora rilevino la presenza di condensa lo segnalano tempestivamente facendo lampeggiare i LED corrispondenti posizionati accanto al Debug LED di cui vi avevamo accennato in precedenza.

Questa funzionalità può rivelarsi estremamente utile nelle sessioni prolungate di overclock estremo, dove il pericolo della condensa è sempre in agguato e, di conseguenza, risulta di vitale importanza intervenire in tempi rapidi onde evitare dannosi cortocircuiti.


ROG DMI Pin

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Altra funzionalità decisamente utile per l'utilizzo in overclock estremo (ma solo per Kaby Lake-X) è il DMI pin che va inserito nel foro presente sul retro del socket in maniera tale da essere a diretto contatto con il processore.

Abilitando lo switch RSVD2 la scheda riconosce la presenza di questo particolare pin andando ad impostare una combinazione ideale tra le tensioni VCCIO e DMI per ridurre al minimo la possibilità di Cold Boot e PCIe Cold Bug.


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L'immagine ricavata dal manuale ci mostra la procedura d'installazione dello stesso che prevede l'utilizzo di un saldatore, quindi un'operazione non alla portata di tutti, ma sicuramente all'ordine del giorno per i professionisti dell'overclock.


Sistema di illuminazione AURA RGB

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La ASUS ROG RAMPAGE VI APEX è dotata di due header per il sistema di illuminazione AURA, sui quali potranno essere collegate strisce a LED RGB del tipo 5050, acquistabili separatamente, per una lunghezza massima di due metri ciascuna.


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Ricordiamo, ancora una volta, di prestare la massima attenzione durante la fase di collegamento delle strisce in quanto il connettore ha un verso ben preciso da rispettare.


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Gli effetti disponibili, come si evince dall'immagine, sono molti e si possono gestire separatamente per ogni specifica sezione indicata oppure, a seconda dell'impatto estetico voluto, sincronizzare selezionando l'apposita voce.

Essendo un sistema composto da LED RGB si avranno a disposizione ben 16,7 milioni di colori per poter raggiungere l'esatta tonalità desiderata.


ASUS 3D Printing

Anche sulla RAMPAGE VI APEX non potevano mancare alcune predisposizioni per il montaggio di accessori realizzati con la tecnica della stampa 3D.


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Nello spazio compreso tra il socket ed il primo slot PCIe troviamo i primi due punti di ancoraggio, denominati 3D Mounting, sui quali è preinstallato l'inserto con il logo ROG, sostituibile con quello personalizzabile fornito in dotazione.


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Ulteriori punti di ancoraggio possiamo trovarli nelle immediate vicinanze del connettore ATX e nello spazio compreso tra il secondo ed il terzo slot PCIe.

I file per la creazione di questa tipologia di accessori vengono resi disponibili all'interno del forum ufficiale ASUS.


Audio onboard SupremeFX

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La sezione audio si conferma di ottimo livello, in quanto si tratta della collaudata Supreme FX S1220A, realizzata in collaborazione con Realtek, che offre un eccellente SNR di 113dB, il supporto alla modalità High Definition 7.1 canali e lo streaming multiplo dal pannello frontale e da quello posteriore.

Buona la componentistica utilizzata che prevede condensatori giapponesi Nichicon, generatore di clock con bassissimo valore del jitter, schermatura totale contro le interferenze elettromagnetiche, connettori placcati in oro, doppio amplificatore operazionale Texas Instruments RC4580 con alto guadagno e bassa distorsione per cuffie con tecnologia SenseAmp per il riconoscimento automatico e conseguente ottimizzazione di modelli con impedenze comprese tra 32 e 600 ohm.

Il tutto può essere gestito attraverso la completa suite software Sonic Studio III che permette, con pochi click del mouse, di ottenere una perfetta messa a punto del nostro comparto audio.

La rinnovata suite Sonic Radar III, dotata di un algoritmo audio notevolmente migliorato, consente inoltre di ricreare nei minimi dettagli l'ambientazione dei giochi 3D al fine di offrire un audio posizionale in grado di enfatizzare tutti gli effetti presenti sui titoli più recenti.