6. Caratteristiche peculiari
Dual BIOS
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In una scheda madre di tale livello non potevano mancare due distinti BIOS, che possono essere attivati alternativamente attraverso un piccolo pulsante posto nell'angolo inferiore della stessa; entrambi i chip sono dotati di uno zoccolo (potendo quindi essere facilmente sostituiti in caso di guasto) e di due led arancioni posti nelle immediate vicinanze che indicano quale è attualmente in uso.
Attraverso un tool presente all'interno del BIOS si può scegliere di copiare il contenuto di un chip sull'altro, in modo da avere una copia di backup, oppure due versioni completamente diverse con relativi profili.
Pulsanti onboard - Debug LED - ProbeIt
L'immagine in alto sintetizza la chiara vocazione all'overclock della Maximus VI Extreme mostrandoci alcune delle numerose funzionalità dedicate a questa pratica piuttosto diffusa.
Partendo da destra verso sinistra, troviamo il Debug LED integrato che fornisce informazioni riguardo allo stato di Boot della macchina: segnaliamo che sul manuale cartaceo, nelle pagine da 1-31 a 1-36, sono riportati tutti i codici di errore.
Procedendo, osserviamo due generosi pulsanti di forma circolare adibiti all'accensione/spegnimento e al reset della macchina.
Appena sotto il pulsante di accensione troviamo un piccolo interruttore che permette di abilitare lo SLOW_MODE, una interessante funzione che consente di portare il sistema in una condizione di funzionamento a regimi ridotti, cosa molto utile alla fine di un bench, durante le fasi di salvataggio o di cattura delle schermate, per evitare i classici freeze che possono mandare a monte tutte le ore di lavoro impiegate per raggiungere un determinato risultato.
Sulla parte più vicina al bordo possiamo individuare i punti di misura denominati ProbeIt che permettono di verificare, con l'ausilio di un multimetro, le tensioni dei principali componenti.
Rispetto alla Maximus V Extreme che abbiamo avuto modo di provare in passato, sono stati aboliti i mini connettori che permettevano l'utilizzo dei comodi extender da collegare direttamente ai puntali per facilitare le rilevazioni.
Alla sinistra del pulsante di reset è situato uno switch a 4 vie, già visto su altre mainboard della serie ROG, che consente di disattivare gli slot PCI-E 16x; tale funzionalità si potrebbe rivelare molto utile durante le sessioni di overclock estremo ad azoto liquido, non potendo, per ovvi motivi pratici, rimuovere fisicamente le schede video non utilizzate in quel preciso momento.
E' ora la volta del pulsante MEM_OK che, premuto in fase di POST, permette di avviare la macchina con una configurazione delle memorie abbastanza conservativa, in grado di far completare il boot ed il caricamento del sistema operativo senza problemi.
Questo pulsante si rivela di una comodità impressionante qualora il kit di memorie utilizzato non preveda un profilo XMP, evitandoci svariati Clear CMOS nel trovare il tuning perfetto.
Chiude la rassegna, infine, un header a 3 pin dotato di ponticello, che permette di abilitare o disabilitare la funzione "LN2_Mode".
Tale peculiarità , già presente sui modelli di punta della serie ROG di precedente generazione, è piuttosto apprezzata dagli overclockers estremi poichè modifica alcune caratteristiche elettriche della scheda, rendendo possibile l'avvio del sistema a temperature molto basse; tuttavia, qualora la vostra CPU fosse affetta da problemi di cold boot, la sua attivazione non risolverebbe il problema.
Sul bordo inferiore, immediatamente a ridosso dell'ultimo slot PCIe, troviamo un comodo interruttore che permette di disabilitare temporaneamente il "FAST BOOT" per permettere l'accesso al BIOS in presenza di Windows 8.
Alla sua destra è presente il pulsante "Direct Key", che permette l'accensione e lo spegnimento della macchina ed il successivo accesso al BIOS senza premere il tasto CANC.
Il funzionamento è semplicissimo: se il sistema è spento, la sua pressione causa l'accensione e il successivo accesso diretto al BIOS, se invece è acceso, la prima pressione ne causa l'arresto e la seconda l'accensione.
ASUS ROG OC Panel
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La Maximus VI Extreme è equipaggiata di serie con un utilissimo accessorio che va a sostituire la OC Key presente sulla serie precedente.
A differenza della OC Key, che risultava abbastanza scomoda da utilizzare non solo per la sua infelice collocazione ma, soprattutto, per il fatto che condivideva lo schermo e la tastiera del PC con le normali applicazioni, l'OC Panel è dotato di un comodissimo display e di una serie di pulsanti che lo rendono un modulo completamente indipendente dal resto del sistema.
L'OC Panel può funzionare in due differenti modalità : Extreme Mode e Normal Mode.Â
Extreme Mode
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In Extreme Mode l'OC Panel va utilizzato al di fuori del PC sfruttando il comodo piede reclinabile che permette di appoggiarlo su una superficie piana.
In questa modalità , il modulo dovrà essere collegato all'apposito header presente sulla mainboard tramite il cavetto a 18 poli in dotazione.
Lo sportellino anteriore può essere rimosso per accedere alle molteplici funzionalità della modalità Extreme.
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Fra le funzionalità aggiuntive offerte dall'OC Panel in modalità Extreme abbiamo due VGA_Hotwire, particolari header a 6 pin che permettono di regolare le tre tensioni principali di altrettante VGA (Vcore, VPLL, VMEM), i punti di lettura delle tensioni applicate a queste ultime, quattro connettori a 4 pin per ventole, switch per attivazione/disattivazione delle modalità "LN2_Mode" e "Slow_Mode" e due connettori Subzero Sense a cui è possibile collegare le sonde K da utilizzare nelle sessioni di overclock sotto lo zero.
L'immagine di destra ci mostra, inoltre, come questa modalità ci consenta di controllare direttamente un numero incredibile di parametri di funzionamento della mainboard, che risultano gestibili senza alcun bisogno di accedere al BIOS, semplicemente utilizzando i pulsanti ed il magnifico display dell'OC Panel.
Normal Mode
In questa modalità l'OC Panel si trasforma in un comodo pannello di controllo da inserire in un bay da 5,25" sul frontale del proprio case.
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Per ottenere questo è sufficiente ruotare il display di 90° in modo tale da poter inserire il modulo nell'apposito adattatore fornito in dotazione, a cui verrà fissato tramite due viti.
Naturalmente in questa configurazione l'OC Panel perde gran parte delle sue potenzialità trasformandosi in un semplice rheobus a quattro vie dotato, però, di alcune funzionalità di monitoraggio che permettono di tenere sempre sotto controllo la temperatura del processore, il valore del moltiplicatore e del BCLK in uso.
Tramite il tasto CPU level UP è possibile effettuare anche l'overclock automatico secondo alcuni profili preconfezionati che prevedono una frequenza di 4.2GHz, 4,4GHz e 4.6GHz.
Per potere sfruttare il rhebus integrato l'OC Panel dovrà essere collegato, oltre che all'apposito header presente sulla mainboard, anche ad un cavo SATA_POWER in grado di fornire la tensione necessaria alle ventole.