Con il lancio da parte di Intel dei nuovi processori Core di quarta generazione, nome in codice Haswell, e dei relativi chipset Intel della serie 8, ASUS ha completamente rinnovato la sua offerta di schede madri presentando una serie molto vasta di modelli in grado di accontentare ogni tipologia di utenza.

Oltre alle classiche schede equipaggiate, ovviamente, con il nuovo chipset Intel Z87 Express e Socket LGA 1150, ASUS ha presentato anche la nuova linea di mainboard Maximus VI appartenenti alla serie Repubblic of Gamers (ROG), che comprende cinque diversi modelli:

  • Maximus VI Hero
  • Maximus VI Gene
  • Maximus VI Impact
  • Maximus VI Formula
  • Maximus VI Extreme

Tutte e cinque le schede si contraddistinguono per gli elevati standard qualitativi e per le soluzioni tecnologiche all'avanguardia adottate, al fine di offrire ad una utenza avanzata, come quella dedita al gaming e all'overclock, quanto di meglio si possa trovare sul mercato.

Nel corso della recensione odierna andremo ad analizzare il modello di punta di questa nuova serie, ovvero la Maximus VI Extreme, che si candida a diventare il punto di riferimento per gli overclockers professionisti.


ASUS Maximus VI Extreme 1


La mainboard è equipaggiata con un evoluto circuito di alimentazione a 12 fasi, denominato Extreme Engine Digi+ III, che utilizza componentistica di altissima qualità in grado di garantire la massima stabilità in ogni condizione di utilizzo ed una durata superiore alla media.


ASUS Maximus VI Extreme 2


La presenza di quattro slot PCIe x16, coadiuvati da un evoluto bridge PCI Express 3.0 x48, permette di realizzare configurazioni multi-GPU (SLI o Crossfire) a 3 o 4 vie.


ASUS Maximus VI Extreme 3 ASUS Maximus VI Extreme 4


Ottime anche le doti di connettività grazie alla presenza di un'interfaccia Gigabit Ethernet, un modulo mPCIe Combo II,  dieci porte SATA III ed otto porte USB 3.0.

Completa la dotazione l'OC Panel, un modulo separato dotato di schermo LCD che permette di gestire l'overclock con una facilità inaudita, riducendo al minimo gli accessi al BIOS e l'utilizzo di software specifici.

Buona lettura!