7. Test Endurance Copy Test
Introduzione
Dopo aver analizzato il drive in prova simulandone il riempimento e torturandolo con diverse sessioni di test ad accesso casuale, lo stato delle celle NAND è nelle peggiori condizioni possibili, e sono esattamente queste le condizioni in cui potrebbe essere il nostro SSD dopo un periodo di intenso lavoro.
Il tipo di test che andremo ad effettuare sfrutta le caratteristiche del Nexthardware SSD Test che abbiamo descritto precedentemente.
La prova si divide in due fasi.
1. Used: l'unità è stata già utilizzata e riempita interamente durante i test precedenti, vengono disabilitate le funzioni di TRIM e lanciata copia del pattern da 1GB fino a totale riempimento di tutto lo spazio disponibile; a test concluso, annotiamo il tempo necessario a portare a termine l'intera operazione.
2. New: l'unità viene accuratamente svuotata e riportato allo stato originale con l'ausilio di un software di Secure Erase; a questo punto, quando le condizioni delle celle NAND sono al massimo delle potenzialità , ripetiamo la copia del nostro pattern fino a totale riempimento del supporto, annotando, anche in questa occasione, il tempo di esecuzione.
Non ci resta, quindi, che dividere l'intera capacità del drive per il tempo impiegato, ricavando così la velocità di scrittura per secondo.
Risultati
Copy Test Brand New |
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Copy Test Used |
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Sintesi
Considerata l'estrema pesantezza del test ed il fatto che va a misurare il transfer rate medio, i 339 MB/s ottenuti costituiscono sicuramente un discreto risultato, che scaturisce da un mix fra l'eccellente velocità di lettura e la meno entusiasmante velocità di scrittura messe in mostra nei due test precedenti.
Ottima la costanza prestazionale mostrata nel passaggio dalla condizione di drive vergine a quella di drive usurato dove, in luogo del classico degrado, abbiamo invece registrato un lieve miglioramento del transfer rate.
Grafico comparativo
Il risultato ottenuto dall'AORUS Gen5 10000 SSD 2TB nella comparativa con gli altri SSD sicuramente non è all'altezza delle nostre aspettative, anche in considerazione del fatto che è stato preceduto dal drive AORUS di precedente generazione.