3. Metodologia & Piattaforma di Test


Testare le periferiche di memorizzazione in maniera approfondita ed il più possibile obiettiva e corretta non risulta affatto così semplice come ad un esame superficiale potrebbe apparire: le oggettive difficoltà che inevitabilmente si presentano durante lo svolgimento di questi test sono solo la logica conseguenza dell'elevato numero di differenti variabili in gioco.

Appare chiaro come, data la necessità di portare a termine dei test che producano dei risultati quanto più possibile obiettivi, si debba utilizzare una metodologia precisa, ben fruibile e collaudata, in modo da non indurre alcuna minima differenza nello svolgimento di ogni modalità di prova.

L'introduzione anche solo di una trascurabile variabile, all'apparenza poco significativa e involontaria, potrebbe facilmente influire sulla determinazione di risultati anche sensibilmente diversi tra quelli ottenuti in precedenza per unità analoghe.

Per tali ordini di motivi abbiamo deciso di rendere note le singole impostazioni per ogni differente modalità di test eseguito: in questo modo esisteranno maggiori probabilità che le medesime condizioni di prova possano essere più facilmente riproducibili dagli utenti.

Il verificarsi di tutte queste circostanze darà modo di poter restituire delle risultanze il più possibile obiettive e svincolate da particolari impostazioni, tramite le quali portare a termine in maniera più semplice, coerente e soprattutto verificabile, il successivo confronto con altri analoghi dati.

La strada migliore che abbiamo sperimentato per poter avvicinare le nostre prove a quelle percorribili dagli utenti, è stata, quindi, quella di fornire i risultati dei diversi test mettendo in relazione i benchmark più specifici con le soluzioni attualmente più diffuse e, pertanto, di facile reperibilità e di semplice utilizzo.

I software utilizzati per i nostri test e che, come sempre, consigliamo ai nostri lettori di provare, sono:

  • PCMark 10 Professional Edition V. 2.1.2574
  • 3DMark Storage Benchmark V. 2.227359
  • Anvil's Storage Utilities 1.1.0
  • CrystalDiskMark 8.0.4
  • AS SSD 2.0.7316.34247
  • HD Tune Pro 5.75
  • ATTO Disk benchmark v4.01.0f1
  • IOMeter 1.1.0 RC1

Per questa recensione abbiamo ritenuto opportuno comparare graficamente i risultati dei test condotti sul nuovo AORUS Gen5 10000 SSD 2TB con quelli effettuati su alcuni degli SSD Gen4 più veloci in circolazione, ovvero l'MSI SPATIUM M480 2TB, il KIOXIA EXCERIA PRO NVMe SSD 2TB, l'AORUS Gen4 7000s, il CORSAIR MP600 PRO XT 2TB, l'ADATA XPG GAMMIX S70 2TB ed il FURY Renegade SSD 2TB.

Di seguito, la piattaforma su cui sono state eseguite le nostre prove.


Piattaforma Intel Z790
Processore
Intel Core i9-13900K
Scheda Madre
ROG MAXIMUS Z790 APEX
RAM
CORSAIR DOMINATOR PLATINUM DDR5-7000
Drive di Sistema
CORSAIR FORCE LS 480GB
SSD in test
MSI SPATIUM M480 2TB, KIOXIA EXCERIA PRO NVMe SSD 2TB, AORUS Gen4 7000s 2TB, CORSAIR MP600 PRO XT 2TB, ADATA XPG GAMMIX S70 2TB e FURY Renegade SSD 2TB
Scheda Video
 ROG STRIX RTX 3080 OC


Software
Sistema Operativo
Windows 11 PRO 64 bit 22H2
DirectX
12
Driver
Intel RST V. 19.5.0.1037


Uno dei principali motivi del ritardo del lancio degli  SSD PCIe Gen5 è stato l'eccessivo calore prodotto dai controller di nuova generazione, in particolar modo se sottoposti a forte stress.

Per ovviare a questo problema, oltre alle limitazioni a livello firmware con l'innesco delle protezioni atte a ridurre la frequenza di funzionamento già viste in passato, i produttori si sono prodigati nell'implementazione di sistemi di dissipazione molto più efficienti.

In questa sezione andremo quindi a verificare la bontà della soluzione proposta da GIGABYTE, che prevede due possibili soluzioni al problema della dissipazione del calore.

Per le misure ci siamo avvalsi del software AIDA64 il quale, essendo interfacciato direttamente con il sensore interno del drive, ci mostra in tempo reale la temperatura del controller.

La prima soluzione consiste nell'utilizzare il drive senza il dissipatore fornito in bundle, sfruttando soltanto la sottile lamina in rame in abbinamento al dissipatore in dotazione alla PCIe 5.0 M.2 Card della nostra ROG MAXIMUS Z790 APEX.


Temperature massime rilevate
AORUS Gen5 10000 SSD 2TB 3. Metodologia & Piattaforma di Test 1  AORUS Gen5 10000 SSD 2TB 3. Metodologia & Piattaforma di Test 2 
 IdleFull Load


In questa prima prova, svolta in totale assenza di aerazione e con una temperatura ambiente pari a circa  20 °C, quella dell'AORUS Gen5 10000 SSD 2TB in idle rilevata dal software si è mantenuta intorno ai 25 °C.

La temperatura massima misurata sotto carico, invece, non è andata mai oltre i 42 °C, un valore decisamente buono, oltre che ben al di sotto della soglia per l'intervento delle protezioni termiche che riducono le prestazioni del drive al fine di preservarne l'integrità.


Temperature massime rilevate
AORUS Gen5 10000 SSD 2TB 3. Metodologia & Piattaforma di Test 3  AORUS Gen5 10000 SSD 2TB 3. Metodologia & Piattaforma di Test 4 
Idle
Load


Successivamente, abbiamo effettuato un secondo test montando sul drive il Thermal Guard XTREME fornito in dotazione e rimontandolo sulla nostra PCIe 5.0 M.2 Card, ovviamente priva del suo dissipatore.

Con questa configurazione il nostro AORUS Gen5 10000 SSD 2TB ha fatto registrare un lieve aumento della temperatura in idle, pari a circa un grado.

Sotto carico, invece, l'aumento è stato di ben 7° raggiungendo una temperatura massima di 49° che, in considerazione del fatto che il test è stato svolto in totale assenza di ventilazione, può comunque ritenersi soddisfacente.