3. AMD Radeon R9 290X
AMD ha curato l'estetica della sua scheda video ammiraglia, equipaggiandola con un dissipatore dal design aggressivo, che ricorda le soluzioni standard già adottate dalla stessa AMD nel corso degli ultimi anni.
Il sistema di raffreddamento è composto da un grosso radiatore in alluminio, installato su di una Vapor Chamber in rame posta a diretto contatto con la GPU.
La tecnologia Vapor Chamber consente di trasferire più rapidamente il calore rispetto all'installazione di un tradizionale dissipatore direttamente sulla GPU, distribuendolo su una superficie maggiore.
AMD ha dotato la Radeon R9 290X di una singola ventola radiale, che soffia l'aria all'interno del convogliatore posto sopra il corpo radiante.
Durante le nostre prove abbiamo notato come la scheda tenda a scaldarsi molto; è quindi necessario prestare la dovuta attenzione nel caso la si volesse smontare subito dopo un uso intenso.
Fin dalle prime immagine trapelate in rete della R9 290X, un particolare è subito saltato all'occhio degli utenti più esperti, ovvero l'assenza dei connettori per il bridge CrossFire.
AMD ha rimosso la necessità di collegare fisicamente le schede video nelle configurazioni Multi GPU, eliminando così i bridge CrossFire che hanno accompagnato sino ad ora tutte le schede video AMD/ATI.
Le chiavi di questa soluzione sono l'adozione del BUS PCI-E 3.0 e di una rinnovata implementazione della tecnologia CrossFireX, che consente, inoltre, di poter utilizzare le tecnologie di frame pacing, integrate negli ultimi driver Catalyst, per ridurre lo stuttering nei videogiochi.
Seguendo una strategia comune con altri produttori, AMD sta progressivamente abbandonando l'interfaccia VGA per il collegamento con i monitor: sono infatti passati ben 26 anni da quando IBM ha proposto questo standard ed oggi è possibile considerarlo obsoleto o quantomeno "Legacy".
La Radeon R9 290X include due uscite video DVI-D Dual Link (solo segnali digitali), una porta HDMI 1.4a (HDMI High Speed con supporto 3D) ed una connessione DisplayPort 1.2 con supporto MST.
A differenza delle precedenti schede video, la R9 290X consente il collegamento di 3 monitor digitali senza l'utilizzo delle connessioni DisplayPort, semplificando notevolmente le configurazioni AMD Eyefinity che sono da sempre vincolate a questa specifica interfaccia, purtroppo ancora poco diffusa.
La connessione DisplayPort 1.2 consente di collegare fino a tre monitor in cascata, utilizzando la tecnologia Multi Stream Transport, per un totale di sei monitor per ogni scheda video.
Annunciati oltre 2 anni fa, ma mai commercializzati, sono finalmente disponibili gli HUB MST che consentono di "moltiplicare" le uscite DisplayPort, permettendo il collegamento di più schermi ad una singola connessione sulla scheda video.
L'uso delle connessioni DisplayPort 1.2 è quasi "obbligatorio" in abbinamento ad uno schermo con risoluzioni 4K; infatti, grazie alla tecnologia MST, è possibile pilotare il pannello anche in modalità 60Hz, normalmente preclusa dalle connessioni HDMI High Speed che si limitano a 30Hz (o meno).