Originariamente inviato da
pocarrie
in disparte per un attimo la pur interessante discussione sui massimi sistemi, una piccola notazione pratica, che riguarda il raffronto fra HQP e JPLAY.
supponendo di utilizzare un sistema doppio (Control PC + Audio PC, collegati in ethernet in modo diretto o attraverso un router), nel quale sull'Audio PC (magari ridotto all'osso e/o ottimizzato con Audiophile Optimizer o con script CAD) girano sia JPlay service che il networkaudiodaemon di Miska, il percorso del segnale audio potrebbe snodarsi in tre modi (prendiamo come esempio l'interfaccia USB del mio dac North Star Supremo, che in Backend NAA appare come PCM-DSD USB ASIO):
1) S.O. del Control PC -> HQPLAYER (Backend: Network Audio Adapter - Device: PCM-DSD USB ASIO) -> rete locale -> Audio PC NAA con NAD -> DAC
2) S.O. del Control PC -> HQPLAYER (Backend: Network Audio Adapter - Device: JPLAY Driver) -> rete locale -> Audio PC NAA con NAD -> JPLAY driver -> DAC
3) S.O. del Control PC -> HQPLAYER (Backend ASIO impostato su JPLAY driver) -> JPLAY -> rete locale -> Audio PC con JPLAY -> DAC
Come si può capire da questo schema, nelle ipotesi 1) e 2) lo streaming sulla rete locale avviene attraverso il sistema proprietario di HQP, il NetworkAudioDaemon, mentre nella 3) attraverso JPLAY in Streamer Mode.
Per quanto concerne però il trattamento dei segnali in formato SDM (dsd), JPLAY lavora in DoP e non in formato nativo, quindi - allo stato attuale, fatte salve situazioni particolari di pochissimi dac sul mercato - è limitato al DSD128.
E infatti, col mio Supremo solo con lo schema 1) sono riuscito a inviare lo streaming DSD256 al dac e a farlo riprodurre.
Questo potrebbe essere un ulteriore elemento di riflessione e di valutazione per chi deve scegliere fra le tre opzioni.