OCZ RevoDrive Hybrid 1TB - [RECENSIONI]

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    Originariamente inviato da zilla
    L'abbassamento ore MTBF, può sembrare strano, è minore per dell'uso di un disco meccanico. Questo punto dovrebbe far riflettere sulla vera resistenza di un qualsiasi HDD meccanico nei nostri PC.

    Fermo restando, che MTBF applicato al singolo campione diventano 65 anni.

    Penso che un dispositivo come questo usato normalmente abbia una vita media reale 5-8 anni.

    Un saluto

    Marco, mi trovo completamente d'accordo con te che un dispositivo di questo tipo possa funzionare per 5-8 anni e anche più qualora venisse utilizzato +o- saltuariamente nei nostri pc
    Purtroppo non è questo il punto: parlando di MTBF bisogna prendere questo dato per quello che realmente sta a significare, e mi sembra corretto verso chi legge dare l'esatta idea di ciò che viene scritto e letto.

    Sai bene quanto me cosa comporta, in pratica, il valore di MTBF e soprattutto quali siano i criteri che ne sostengano la base di valutazione: rappresenta la stima del valore medio di tempo (espresso in ore) intercorrente tra due guasti consecutivi, rilevati su un numero campione di dispositivi mantentuti in funzione continuativamente (24/7) in situazioni operative ottimali.




    Applicare il valore medio stimato di MTBF ad un singolo campione non dà assolutamente la corretta idea della predisposizione al guasto di un dispositivo, e ciò potrebbe portare ad una falsa idea di affidabilità all'acquirente/utilizzatore.

    Se le cose stessero realmente come hai indicato, con 1,5 milioni di ore, ovvero l'MTBF di uno qualsiasi degli ultimi SSD che abbiamo provato, ogni singolo di questi dispositivi dovrebbe resistere in tutta scioltezza almeno 150 anni.
    Si comprenderà bene come risulti impossibile anche il solo tentativo di testarlo per un periodo così lungo di tempo, prima di poterne dare la corretta valutazione ed iniziarne la vendita
    Tutti, invece, conosciamo +o- la vera entità del ciclo di vita di dispositivi analoghi

    Per definire il vero valore medio di MTBF, viene universalmente analizzato un campione di 1000 esemplari, e il comportamento di tutti questi 1000 esemplari (cioè il tempo totale cumulato di ore di funzionamento di tutti e mille) contribuisce al totale significativo e stimato del numero di ore.

    Si prende un numero così elevato, ovviamente per avere un campione statistico più rispondente alla realtà, evitando di incappare in uno o più esemplari difettosi che ne riducano drasticamente la media o in un altro, o più, ultra affidabili che ne avvalori un comportamento all'opposto.

    Qualora non fossero in grado di utilizzare quel numero di esemplari per i test, i produttori usano in genere ripresentare i dati analizzandoli in modo proporzionale, cioè restituendoli in funzione di questo valore



    Alla luce di ciò, su un'altra cosa mi trovo d'accordo con quanto hai riferito: purtroppo, il componente che ha fatto scendere il valore di MTBF indicato nella recensione, e di conseguenza l'affidabilità generica a lungo termine del RevoDrive Hybrid, è proprio l'hd: da quello che vedo, analizzandone meglio il telaio, è infatti il Toshiba MK1059GSM 5.4K SATA 2, 3Gb/s, accreditato proprio di un MTBF di 600.000 ore.

    Questo normalissimo hd (da notebook, per intenderci) ha un regime di rotazione di 5400rpm, rendendolo solo in teoria meno soggetto a tutta una serie di guasti interessati quantomeno ad anomalie dello spindle, del braccio e delle testine; questo numero di giri risulta infatti dimezzato rispetto agli spindle utilizzati sulle meccaniche 2.5" SAS enterprise da 10k dedicate attualmente allo storage, che diventano addirittura 15k su quelle high-performance.

    Per quanto riguarda infatti queste ultime unità, l'usuale MTBF di un hd di classe enterprise (quale imo avrebbe dovuto essere quello utilizzato sul RevoDrive Hybrid) nessun produttore allo stato attuale presenta MTBF inferiori a 1.2 milioni di ore, ed in genere questo valore è standard di fatto su 1.5 milioni.

    Da quanto hai sapientemente indicato nella recensione, stante alla possibilità quantomeno teorica dell'Hybrid di accettare senza problemi la gestione di segnali SAS, mi sfugge a questo punto cosa abbia spinto OCZ ad utilizzare proprio questo modello SATA 2, del quale tutto si puè dire tranne certamente che sia prestazionalmente performante. E' vero che il costo sarebbe certamente lievitato, ma con tutti i modelli 2.5" 10k SAS di penultima generazione 3Gb/s ultra affidabili, per qualche watt e qualche grado di calore in più avrebbero potuto dare all'Hybrid caratteristiche decisamente più importanti, anche dal punto di vista del throughput globale.


    Non so se esistano realmente altre difficoltà di un qualche tipo verso l'implementazione di segnali completamente SAS a bordo del RevoDrive Hybrid, o abbia solo influito un discorso di prezzo finale, per quanto mi riguarda speriamo a questo punto che OCZ porti un sostanziale miglioramento della situazione nelle prossime serie, magari sacrificandone il quantitativo a vantaggio di una soluzione complessivamente più attraente
    Ultima modifica di Totocellux : 19-01-2012 a 19:18

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