CM Storm Pitch Pro

Nel mondo delle periferiche audio per il gaming, le cuffie in-ear (dette anche IEM) hanno una loro nicchia speciale di mercato fatta di giocatori inquadrabili in due categorie, lontane nell'approccio al gioco quanto spesso vicine nella routine quotidiana.

Il primo tipo di giocatore che apprezza le doti delle IEM è il giocatore habitué dei LAN party e degli eventi organizzati in generale, dove questo tipo di cuffie dalla vestibilità intra-auricolare si distinguono particolarmente per l'elevato isolamento passivo dal rumore esterno, una cacofonia di voci che renderebbe inutilizzabili anche le più costose cuffie circumaurali.

Il secondo approccia le IEM per la praticità di avere un unico paio di cuffie leggere, discrete anche su un completo di giacca e cravatta, ed utilizzabile per tutte le miriadi di device mobili che ci portiamo appresso, come il cellulare o il tablet o, ancora, il notebook da lavoro e gioco.

Anche in quest'ultima casistica, la riduzione del rumore è un fattore importante: pensate a come potrebbe essere l'esperienza musicale con un paio di cuffie aperte in autobus o in metropolitana ...

 

In questo vasto spazio di mercato si sono presto inseriti i più noti brand del gaming, tra i quali Cooler Master, nelle vesti del suo brand CM Storm, con le Pitch Pro che ci apprestiamo a provare.

Seguendo il design del primo modello prodotto, le Pitch Pro sono caratterizzate da alcune innovazioni che impattano quasi esclusivamente sulla sostanza, mantenendo la stessa politica sul prezzo di vendita.

CM Storm, inoltre, ha sempre commercializzato le sue IEM con una dotazione accessoria di tutto rispetto, aspetto di fondamentale importanza per questa tipologia di cuffie.

D'altra parte, per rispondere bene alle esigenze di cui sopra, ad esempio, un paio di adattatori a portata di mano sono sempre un'idea gradita che, in termini di costi, "pesa" sull'azienda molto meno di quanto un utente dovrebbe spendere per procurarsi tali accessori per conto suo.

 

Ci eravamo già soffermati sull'importanza delle prestazioni, a proposito delle previste novità delle Pitch Pro, venendo in questo caso catturati dal diagramma della risposta in frequenza, sapientemente indicata sulla parte interna della confezione.

Vediamo chiaramente un miglior bilanciamento nella risposta delle Pitch Pro rispetto al precedente modello che, pur avendolo apprezzato per la qualità costruttiva, ci aveva lasciato abbastanza tiepidi riguardo alla qualità dell'ascolto.

Anche se non siamo soliti cedere alle lusinghe del marketing, la stessa scelta di "esporsi" con dei dati oggettivi è quasi una prova dell'affidamento che fa un brand sul successo di un prodotto, ma manterremo il solito atteggiamento prudente.

Sulle specifiche c'è poco da dire (i dati indicati sono solo una parte del quadro complessivo), se non che ci troviamo di fronte ad un paio di IEM molto facili da pilotare, come del resto è naturale per questo tipo di prodotti.

Passiamo quindi a vedere le cuffie più da vicino in ogni minimo dettaglio costruttivo.