2. Vista da vicino
HyperX ha deciso di muovere i primi passi nel mondo delle tastiere meccaniche partendo da un paio di idee abbastanza diffuse fra i giocatori di sparatutto, che ricordiamo essere i destinatari principali di tutto questo.
In primo luogo si è scelto di contenere il più possibile le dimensioni esterne grazie ad un layout full-size a 3 blocchi, con tastierino numerico incluso, per facilitare non solo il trasporto, ma anche l'uso sulle scrivanie più piccole o laddove lo spazio è comunque un fattore limitante, senza rinunciare ad una tastiera di fatto completa come ogni altra.
Il secondo punto fondamentale è il design a switch esposti, una scelta progettuale che consiste nell'utilizzare il plate di montaggio degli switch (presente in ogni tastiera meccanica per requisiti di rigidità ) come parte superiore dello chassis in opposizione a quelle soluzioni che utilizzano una scocca in plastica aggiuntiva come top.
Tale soluzione, ancora utilizzata da una manciata di produttori, è nota non solo per l'effetto particolare a livello estetico, ma anche per l'innata abilità di rendere la tastiera meno incline ad accumulare polvere e sporco.
In questo caso HyperX ha optato per l'acciaio, un materiale rigido ed adatto allo scopo, anche se non dal carattere "premium" come l'alluminio, spesso utilizzato, appunto, per le tastiere di fascia alta.
La base della Alloy FPS è costruita invece in ABS, un polimero ignifugo e sufficientemente solido che ritroviamo praticamente in ogni pezzo di elettronica di consumo oggi in commercio.
Qui è presente anche un sistema di regolazione dell'inclinazione, nella sua forma più semplice, ovvero con due supporti a scatto nella parte superiore della tastiera.
La gommatura antiscivolo, come nella migliore tradizione, è stata estesa ai supporti consentendo al giocatore di mantenere salda la tastiera in qualsiasi condizione, che sia reclinata o meno, anche sulle superfici caratterizzate da un basso attrito.
