7. Test - Parte seconda
1) Picchi di temperatura con ventole impostate a 12V
watt applicati/dissipatore | Arctic Liquid Freezer 120 | Arctic Liquid Freezer 240 |
50W | 25 °C | 24,1 °C |
100W | 33,3 °C | 29 °C |
150W | 42,4 °C | 36,8 °C |
200W | 50,5 °C | 44,6 °C |
250W | 54,9 °C | 50,1 °C |
300W | 65,7 °C | 58,7 °C |
Alimentando le ventole a 12V e spingendole in questo modo a ben 1350 RPM, si verifica un incremento prestazionale che permette ad entrambi i due Arctic Liquid Freezer di raggiungere temperature più basse con una media di circa 3 gradi rispetto alla precedente prova.
Nonostante il suddetto boost migliori maggiormente la capacità dissipante di entrambi i sistemi, la rumorosità delle ventole si mantiene su livelli più che accettabili, diventando in questo caso udibili ma per niente fastidiose.
2) Efficienza termica con ventole impostate a 12V
watt applicati/dissipatore | Arctic Liquid Freezer 120 | Arctic Liquid Freezer 240 |
50W | 25 °C | 24 °C |
300W | 65,7 °C | 58,7 °C |
Tempo di recupero | 00:03:20 | 00:02:50 |
La configurazione push-pull a quattro ventole del modello Liquid Freezer 240 permette una rapida dissipazione del calore prodotto, diminuendo drasticamente il tempo di recupero che si concretizza questa volta in soli soli 2:50 minuti a 24 °C.
Ottimo anche il comportamento del fratello minore che riesce a raggiungere l'equilibrio termico in circa 3:20 minuti, stabilizzando la temperatura a 25 °C.