5. Componentistica & Layout - Parte seconda
Parte del filtro EMI d'ingresso è posizionato sul PCB retrostante al blocco presa interruttore ed è protetto da uno schermo metallico connesso a terra.
Tale filtro è necessario, lo ricordiamo, per rispettare la normativa inerente alle interferenze elettromagnetiche, poiché evita che le componenti ad alta frequenze prodotte durante il funzionamento dell'alimentatore si riversino sulla rete elettrica e, allo stesso tempo, blocca eventuali disturbi provenienti dall'esterno.
| Particolare del dissipatore dedicato al ponte raddrizzatore. |
Seasonic ha utilizzato per il PRIME PX-2200 una soluzione raffinata e già vista su altri modelli ad elevata potenza: il "classico" ponte a diodi per la tensione di standby è affiancato da quattro mosfet che consentono di ridurre ulteriormente le perdite su questo stadio durante il normale funzionamento.
| Particolare del doppio dissipatore dedicato ai componenti del sistema di controllo del fattore di potenza (APFC).
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Gli elementi che compongono il sistema APFC sono stati sostanzialmente raddoppiati: troviamo, infatti, due parti speculari costituite da due mosfet ed un diodo che vanno ad agire sui due grossi induttori retrostanti e sui condensatori primari al fine di rifasare l'onda di tensione con quella di corrente.
| Condensatori primari Nippon Chemi-Con.
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La capacità totale messa a disposizione dai tre condensatori scelti da Seasonic è di ben 2.460 uF, la stessa disponibile sul modello TX-1600 ATX 3.0.
Dal momento che la capacità di filtraggio è la stessa, ci aspettiamo dal PRIME PX-2200 valori del ripple a bassa frequenza di poco superiori a quelli del modello con minor potenza.
| Particolare del dissipatore dedicato ai transistor di switching. |
I quattro transistor di switching in configurazione full-bridge hanno il compito di alzare la frequenza della tensione, inviata in ingresso ai trasformatori, a diverse decine di kHz.
I trasformatori principali sono due e consentono di ridurre la tensione d'ingresso a elevata frequenza ad un valore compatibile con gli stadi successivi.
| Particolare della doppia batteria di mosfet per la regolazione della tensione da 12V.
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La sezione di regolazione della tensione da 12V non ha subito variazioni rispetto a quanto visto sul precedente modello, che risultava già abbondantemente sovradimensionata; sono stati infatti usati gli stessi elementi già visti, ad esempio, sul ROG THOR 1200W che, nei nostri test, si era spinto in sovraccarico ad oltre 1600W, ma, rispetto a quest'ultimo, il quantitativo è addirittura raddoppiato!
Di questo passo saremo costretti sicuramente a riprogettare il nostro banco prova.
Il filtraggio delle tensioni d'uscita viene affidato ad un buon quantitativo di condensatori sia elettrolitici che allo stato solido; questi ultimi sono in parte nascosti dal generoso dissipatore che assiste lo chassis nel raffreddare i regolatori sottostanti.
Si notano, inoltre, le guide metalliche che si occupano di veicolare la corrente verso il PCB delle connessioni modulari.
| Particolare del modulo DC-DC. |
Le tensioni da 3,3V e 5V vengono generate a partire dalla tensione principale a 12V mediante due moduli DC-DC ricavati su una daughter-card dedicata.
La lamina metallica posizionata sulla facciata esterna favorisce lo scambio termico, ma ci impedisce di osservare nel dettaglio i mosfet utilizzati.
| Particolare della daughter-card che ospita alcuni elementi di controllo. |
La daughter-card ospita diversi chip di controllo, tra cui quello di regolazione della ventola e quello deputato ai sistemi di protezione (WT7527RA).