1. Vista da vicino


La prima cosa che salta all'occhio è la qualità complessiva del prodotto SAPPHIRE: non una semplice revisione della scheda reference AMD, ma una vera e propria reingegnerizzazione a tutto tondo che ci mette tra le mani, probabilmente, la più bella R9 290X sul mercato.


SAPPHIRE R9 290X 8GB Vapor-X OC  1. Vista da vicino 1 


La SAPPHIRE R9 290X 8GB Vapor-X OC adotta un sistema di raffreddamento particolare, che è un mix tra le migliori tecnologie presenti attualmente sul mercato, ovvero il poderoso dissipatore Tri-X dotato di cinque heatpipes in rame di diverse dimensioni ed una generosa Vapor Chamber, il tutto raffreddato da tre ventole da 90mm e coadiuvato da alcuni interessanti accorgimenti come il LED di segnalazione della temperatura della GPU ed il sistema IFC (Intelligent Fan Control), di cui parleremo in seguito.


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Massiccio e funzionale anche il backplate in alluminio spazzolato che, oltre a garantire una migliore dissipazione del calore, fornisce la giusta rigidità alla scheda per poter supportare al meglio il generoso dissipatore a tre ventole.

Come si può intuire dalla parte destra dell'immagine, il dissipatore eccede il PCB e definisce la lunghezza complessiva della scheda in 305mm.


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Da questa immagine laterale si può facilmente osservare come la scheda occupi qualcosa in più dei canonici due slot, dato uno spessore di ben 47mm, motivo per cui è bene fare attenzione alla distanza tra gli slot PCI-Express della scheda madre, se decidessimo di optare per una configurazione CrossFireX.


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Sull'altro lato della scheda, quello che risulta visibile una volta effettuata l'installazione, spicca il logo SAPPHIRE, posizionato sopra i due connettori PEG a 8 pin deputati all'alimentazione della stessa.

Segnaliamo che il logo SAPPHIRE è dotato di retroilluminazione a LED variabile in base alla temperatura di esercizio della scheda: blu (sotto i 60 °C), giallo (tra 60 °C e 80 °C) e rosso (oltre gli 80 °C).

Giusto per darvi un'idea dell'efficienza del sistema di raffreddamento, precisiamo che anche dopo svariate ore di test non abbiamo mai visto la "luce rossa".

Liberate le undici viti passanti di fissaggio che assicurano il dissipatore al backplate e le quattro attorno alla GPU, più altre due relative alla mascherina degli slot, è finalmente possibile rimuovere l'unità di dissipazione Tri-X.


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Ben 780 grammi di alluminio e rame e cinque generose heatpipes, di cui una centrale da ben 10mm, due da 8mm e altre due da 6mm, garantiscono un'elevata efficienza dissipante che permette alla scheda di operare sempre a temperature di gran lunga inferiori rispetto a quelle di una scheda reference.


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Nel particolare in alto si possono notare le tre heatpipes centrali che vanno verso il fondo della scheda e le due laterali, quelle da 6mm, che ripiegano verso la parte anteriore.

In questo modo il calore generato da GPU e memorie viene distribuito in modo omegeneo su tutta la lunghezza del dissipatore.


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Un primo piano del  classico interruttore SAPPHIRE con logo illuminato di blu, per la selezione del BIOS da utilizzare per l'avvio del sistema, Legacy o UEFI, con supporto al Secure Boot di Windows 8/8.1.


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Ecco il microswitch del sistema Intelligent Fan Control, ovvero la nuova modalità di gestione delle ventole del dissipatore SAPPHIRE.

Quest'ultimo, azionabile a caldo, se messo in posizione "ON" disattiva le ventole laterali sino a che la temperatura della GPU non raggiunge i 60 °C.

Superata tale soglia le ventole si riattivano automaticamente per garantire una migliore dissipazione del calore prodotto dalla GPU.

Se lasciato in posizione "OFF" la gestione delle tre ventole è lasciata al software di controllo della scheda.


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Nello standard delle schede R9 290X la dotazione di uscite video, che conta una DisplayPort 1.2, una HDMI 1.4a e due DVI-D Dual link.

La scheda supporta ovviamente la funzionalità Eyefinity per il collegamento simultaneo di più monitor che, e a differenza delle precedenti serie Radeon, può essere effettuato direttamente senza la necessità di adattatori attivi.

Per il collegamento a pannelli con risoluzione 4K è possibile utilizzare l'uscita HDMI, che però è limitata a 30Hz di refresh rate, o la DisplayPort, che lavora tranquillamente a 60Hz.