Componentistica & Layout

 

I cavi di alimentazione, come oramai accade nella maggioranza degli alimentatori, sono saldati direttamente sul PCB per eliminare qualsiasi resistenza di contatto.

Molto apprezzabile l'utilizzo di un interruttore a due vie che, contrariamente a quelli utilizzati da molti altri concorrenti, interrompe entrambi i collegamenti disconnettendo completamente l'alimentatore dalla rete elettrica.

 

OCZ ZS 650W 4. Interno: componentistica & layout 1 

 

Tolte le viti di ritenzione dai quattro angoli è possibile, dopo aver tranciato i cavi d'ingresso, rimuovere il PCB dalla sede consentendoci così una migliore osservazione della componentistica.

 

OCZ ZS 650W 4. Interno: componentistica & layout 2 
OCZ ZS 650W 4. Interno: componentistica & layout 3  OCZ ZS 650W 4. Interno: componentistica & layout 4 

 

Le immagini non fanno altro che confermare ulteriormente la buona organizzazione del circuito, facilitata indubbiamente dal non eccessivo numero di componenti.

Altrettanto curata è la parte inferiore, con piste ben organizzate e saldature di ottima fattura.

Da notare nella parte superiore destra la presenza di conduttori di sostegno e la presenza di due shunt per il controllo della corrente d'uscita.

 

OCZ ZS 650W 4. Interno: componentistica & layout 5 

 

Cominciamo un'osservazione più accurata partendo dall'ingresso.

L'alimentazione viene filtrata attraverso una serie di induttori e condensatori, parte dei quali sono vincolati direttamente al connettore sull'involucro.

Insieme al MOV (Metal Oxide Varistor) il sistema consente di proteggere l'alimentatore dagli impulsi e di impedire che eventuali disturbi arrivino alle sezioni successive; il filtro, inoltre, impedisce alle componenti in alta frequenza generate dai transistor di switching di ritornare sulla rete elettrica.

L'OCZ ZS 650W eccelle in questa zona con un numero di elementi superiore a quello minimo richiesto.

 

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Superato il filtraggio, la tensione di ingresso viene rettificata da un solo ponte radrizzatore; il GBU805 può sostenere in modo continuo una corrente di 8A.

La presenza di un solo raddrizzatore è sufficiente a gestire senza problemi i 650W di targa, tuttavia il PCB è predisposto per ospitare un secondo ponte sull'altro lato del piccolo elemento in alluminio che si occupa del raffreddamento.

A seguire troviamo l'induttore toroidale che, facente parte del PFC, consente di mantenere il fattore di potenza a ridosso dell'unità.

La stabilizzazione della doppia semionda viene affidata ad un grosso condensatore elettrolitico prodotto da Panasonic; il componente è certificato per operare ad una temperatura massima di 85°C, inferiore ai 105°C segnati dai concorrenti più raffinati.

 

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Condensatori in ingresso:

 

Condensatore elettrolitico Matsushita-Panasonic

 

Specifiche 400volt 330uF 85°C.

 

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Particolare della bobina e del transistor 6R190C6, facenti parte del sistema di controllo del fattore di potenza (PFC).

 

I transistor di switching, che incrementano la frequenza della tensione di alimentazione a diverse decine di KHz, sono due 20N60C3 capaci di fornire correnti da 20,7A e 13,1A ciascuno, rispettivamente a 25 e 100 °C.

Sono limiti ben superiori da quelli minimi (per ora) imposti dal ponte raddrizzatore.

La tensione di alimentazione, ancora ai livelli di rete, viene ora ridotta dal trasformatore pronta per essere "ripulita" dai rettificatori d'uscita.


OCZ ZS 650W 4. Interno: componentistica & layout 9  Particolare dello stadio secondario che evidenzia il filtraggio d'uscita con un buon numero di condensatori ed induttori.

 

L'alimentatore non prevede moduli di conversione DC-DC, quindi anche le tensioni da 3,3 e 5 volt vengono ridotte e rettificate da regolatori ancorati al dissipatore dello stadio secondario.

In particolare abbiamo:

  • 2 rettificatori 30D45CT per la linea da 12V che sono capaci di erogare fino a 30A ciascuno.
  • 2 rettificatori 30L45CT dedicati ai 5V, anch'essi con 30A di picco.
  • 2 rettificatori 30L45CT dedicati ai 3,3V.

Lo stadio finale prevede il filtraggio delle tensioni d'uscita e comprende tre induttori toroidali, uno per tensione, ed un buon numero di condensatori elettrolitici prodotti da Nippon Chemi-Con e garantiti per operare a 105°C di temperatura massima.  

 

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Particolare del circuito di monitoraggio.

ST9S423

Specifiche: n.d.

 

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