4. Firmware & TRIM
Il problema principale delle unità SSD, senza il comando TRIM, è di non poter condividere alcune importanti informazioni sulla cancellazione dei blocchi di memoria con il sistema operativo. Questo avviene quando un dato è cancellato sul disco, ma il sistema operativo ritiene questo elemento ancora attivo perché catalogato come importante. Con l'avvento del nuovo sistema operativo, Microsoft Windows Seven, e il supporto al comando TRIM ATA, è ora possibile notificare all'unità SSD tutti i dati cancellati nella partizione di sistema. In questo modo sono indicizzati tutti i file non più utilizzati, permettendo di catalogare queste preziose informazioni da inviare come pagine di comando tramite la funzione TRIM al disco SDD; l'unità SSD a sua volta, utilizzerà queste informazioni assieme alla sua logica di controllo per cancellare così tutte le celle non più utilizzate, migliorando in questo modo il suo rendimento nel tempo senza un eccessivo degrado delle prestazioni.
La funzione TRIM, per essere abilitata, necessita che l'unità SSD supporti questa funzione a livello di firmware, oltre a questo è richiesta un’installazione ex novo del sistema operativo. Il comando TRIM opera in modo trasparente rispetto al sistema e solo sulle partizioni attive; è comunque possibile controllare se la sua funzione è attiva tramite una riga di comando.
Per controllare lo stato di attivazione basta eseguire il cmd.exe, nel menu start di Windows, e digitare:
fsutil behavior query disabledeletenotify
Se la risposta equivale a 0 il TRIM è attivo, altrimenti in caso negativo, il valore sarà corrisposto dal numero 1.
|
Il Vertex 2 arrivato in redazione monta la prima versione del Firmware e, come successe anche con il Vertex LE, questo primo firmware ha due “sviste” di programmazione che determinano delle spiacevoli segnalazioni di errore in fase di boot.
I problemi sono legati alla coincidenza di alcuni parametri interni con la tradizionale classificazione S.M.A.R.T. degli HardDisk. Nello specifico, il tasso di errori in lettura e il sensore di temperatura restituiscono valori totalmente errati che mettono in allarme i sistemi di protezione integrati nel bios, fermando l'avvio della macchina e richiedendo una conferma prima di procedere al caricamento del sistema operativo.
Per il Vertex LE, OCZ ha già proposto un aggiornamento alla versione 1,05 che, oltre a sistemare questi “problemini”, migliora leggermente le prestazioni. Il confronto tra i due SSD quindi, potrebbe essere in parte condizionato dal firmware più recente installato sul Vertex LE.
NextHardware.com sconsiglia agli utenti di utilizzare software per effettuare il Secure Erase su questi supporti, i controller di nuova generazione, infatti, hanno una parte software piuttosto elaborata e un comando errato potrebbe rendere inutilizzabile il vostro supporto. Consigliamo quindi di aspettare un tool specifico prodotto dalla casa produttrice.
Per gli irriducibili che non riescono ad attendere o hanno estrema necessità di riportare l'SSD allo stato originale, abbiamo pubblicato un'ottima guida in grado di aiutarvi: Security Erase: How To?