3. Componentistica e architettura del drive


Il RevoDrive 350, seguendo le orme del predecessore, utilizza un sistema di gestione dell'Array che sfrutta la combinazione di SuperScale Controller e VCA 2.0 (Vitualized Controller Architecture 2.0).


SuperScale Controller

OCZ RevoDrive 350 480GB 3. Componentistica e architettura del drive 1 


Ad una prima occhiata si potrebbe pensare di essere di fronte ad un semplice Raid 0 tra 4 SSD con controller LSI SandForce, creato utilizzando una soluzione RAID a 4 porte montata su PCI-Express.

Ma non è proprio così poichè, oltre ai quattro controller LSI SandForce SF2282V1 (dotati di due linee per ognuno degli otto canali e package BGA-400), un ruolo da protagonista lo riveste il chip siglato OCZ ICT-0262 visibile nell'immagine in basso.


OCZ RevoDrive 350 480GB 3. Componentistica e architettura del drive 2 


Questo componente è la naturale evoluzione dell'OCZ ICT-0138 presente sui precedenti modelli, ed è un evoluto controller Raid PCI-Express x8 con 4 Porte SAS (Serial Attached SCSI) che viene sfruttato in una modalità molto più complessa del semplice RAID 0.

I quattro controller SF2282 presenti nel RevoDrive 350 in realtà sono configurati in modalità SAS, dal momento che il controller SuperScale è in grado di inviare attraverso il PCI-Express molti comandi SCSI avanzati tipici delle connessioni SAS.

Tra i comandi più interessati disponibili in questa particolare configurazione RAID, i più utili sono:

  • SMART - tecnologia già parzialmente utilizzata su alcuni dispositivi SCSI per poter mantenere il controllo dei parametri operativi e ottenere la predizione di errori con il set di comandi SCSI, ovvero tramite la mode page (1Ch) definita Informational Exceptions Control;
  • TCQ - simile all'estensione NCQ nelle connessioni SATA 2 AHCI che implementa la possibilità di ordinare le richieste in una coda che favorisce il tempo di accesso;
  • SCSI Unmap - ovvero quello che tutti conoscono in ambito ATA come comando TRIM.


VCA 2.0

OCZ RevoDrive 350 480GB 3. Componentistica e architettura del drive 3


Per gestire un Array di SSD senza rinunciare a funzionalità come SMART e TRIM, è stato interposto, tra il  controller RAID ed i controller SSD, un layer software aggiuntivo che opera creando una sorta di Array Virtuale che, a sua volta, viene riconosciuto dalla macchina come una semplice periferica SCSI montata su PCI-Express.

Il primo ed il più grande vantaggio derivante da questa soluzione è la grande facilità con cui possiamo installare il RevoDrive 350 all'interno di una macchina sia consumer che professionale potendo, tramite gli appositi driver, avviare l'installazione del sistema operativo direttamente su di essa senza dover configurare nulla in fase di boot.

Questa speciale configurazione, che OCZ definisce Virtualized Controller Architeture 2.0, è stata resa possibile grazie ad una gestione completamente diversa della tipica distribuzione dei dati su tutto l'Array.

In un RAID 0 tradizionale la suddivisione dei dati avviene a seconda dello "Stripe Size" con una distribuzione omogenea su tutti i supporti che costituiscono l'Array; il firmware del controller SAS del RevoDrive 350, invece, è stato radicalmente "stravolto" per andare a favorire le caratteristiche dei supporti SSD in modo da assegnare le code di istruzioni complete senza saturare tutti i controller ed andando via via ad utilizzare solo quelli non occupati per ottimizzare le prestazioni.

Tale particolare funzione, definita CCQS (Complex Command Queuing Structure), oltre che a favorire le caratteristiche degli SSD, permette una maggiore salvaguardia dei dati poichè questi ultimi sono scritti interamente e non "spezzettati" tra i quattro supporti.

Una simile caratteristica lascia presumere che una gestione di questo tipo sia indipendente dalla necessità di utilizzare, nella costituzione dell'Array, supporti di pari dimensioni.

OCZ ha precisato, inoltre, che il sistema prevede comunque una sorta di Wear Leveling per evitare che venga sfruttata esageratamente solo una parte delle NAND on board.


NAND Flash

OCZ RevoDrive 350 480GB 3. Componentistica e architettura del drive 4 


Come visibile nella foto in alto, le NAND Flash utilizzate sono le medesime impiegate sul Vertex 460, ovvero chip di memoria identificati dalla sigla TH58TEG7DDJBA4C prodotti con processo litografico a 19nm da Toshiba. 

Il sistema di denominazione utilizzato da Toshiba per i suoi chip è di tipo alfabetico e l'undicesima lettera, nel nostro caso la "J", sta ad indicare il processo di fabbricazione a 19nm, mentre il penultimo carattere, che è un "4", significa che il package contiene quattro die da 4GB cadauno, per un totale di 16GB che, moltiplicati per i trentadue chip presenti, restituiscono 512GB di capacità teorica.

Questi particolari ICs sono NAND Flash Toggle Mode di tipo asincrono, utilizzano una configurazione MLC (Multi Level Cell) a due bit per cella, un package del tipo 48 pin TSOP, sono conformi allo standard DDR Toggle Mode 2.0 ed hanno un arco di vita stimato in circa 3.000 cicli di scrittura.