Test di accensione e ripple
L'analisi dinamica effettuata mediante l'utilizzo di un oscilloscopio digitale ci consente di verificare con sufficiente precisione le variazioni temporali delle tensioni d'interesse.
Il loro andamento, infatti, non è determinato esclusivamente dal carico applicato ma, a causa della tensione sinusoidale di partenza e per le tecniche di riduzione utilizzate, le tensioni "continue" prodotte dall'alimentatore sono soggette ad impercettibili fluttuazioni (ripple), più o meno ampie, e con una frequenza dipendente dalle scelte progettuali.
Tali variazioni, seppur ininfluenti entro certi limiti, sono un chiaro indice della bontà del prodotto.
Secondo quanto richiesto dallo standard ATX tra l'alimentatore ed il carico, nel punto in cui viene collegata la sonda dell'oscilloscopio, si interpongono due condensatori di opportuno valore per simulare con maggiore precisione lo scenario che verrebbe a crearsi all'interno di una postazione reale.
Altrettanto importante è la variazione all'atto dell'accensione.
Nel passare dallo zero al valore d'esercizio, le tensioni potrebbero presentare picchi più o meno "pericolosi" per l'hardware alimentato o potrebbero impiegare tempi eccessivi o, ancora, mostrare incertezze che pregiudicherebbero l'avvio del sistema.
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Il tempo di salita, maggiore sulla linea da 12V, registra un massimo di 8,4ms, mentre l'alimentatore diviene completamente operativo in 350ms.
Durante la transizione non si registrano picchi fuori misura, con la tensione da 12V che supera di appena 200mV il valore di esercizio.
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Low Frequency Ripple 12V @ 0% | PWM Frequency Ripple 12V @ 0% |
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Low Frequency Ripple 12V @ 50% | PWM Frequency Ripple 12V @ 50% |
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Low Frequency Ripple 12V @ 100% | PWM Frequency Ripple 12V @ 100% |
Il ripple sulla linea da 12V è molto contenuto e cresce all'aumentare del carico, un comportamento normale in presenza di un sistema di filtraggio non sovradimensionato.
Il valore massimo registrato è di circa 34mV, abbondantemente inferiore al limite superiore indicato dallo standard ATX di 150mV.
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Low Frequency Ripple 5V @ 0% | PWM Frequency Ripple 5V @ 0% |
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Low Frequency Ripple 5V @ 50% | PWM Frequency Ripple 5V @ 50% |
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Low Frequency Ripple 5V @ 100% | PWM Frequency Ripple 5V @ 100% |
Sulla linea da 5V il risultato è altrettanto buono con meno di 15mVpp, decisamente sotto ai 50mV ammissibili.
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Low Frequency Ripple 3,3V @ 0% | PWM Frequency Ripple 3,3V @ 0% |
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Low Frequency Ripple 3,3V @ 50% | PWM Frequency Ripple 3,3V @ 50% |
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Low Frequency Ripple 3,3V @ 100% | PWM Frequency Ripple 3,3V @ 100% |
Risultato altrettanto positivo si regista sulla linea da 3,3V con il Ripple che a pieno carico raggiunge i 12,4mVpp.
Possiamo quindi chiudere questa fase di test con il riconoscimento ad OCZ di aver svolto un ottimo lavoro sul nuovo Fatal1ty 1000W.