4. Visto da vicino - Interno - Prima Parte
Â
Dopo averne ammirato l'esterno, andiamo ad analizzare l'interno dell'NZXT H2.
![]() | ![]() |
![]() | ![]() |
Â
La prima cosa che salta all'occhio è la verniciatura nera anche all'interno dello chassis, sempre più utilizzata secondo le attuali tendenze di mercato nei case di un certo livello.
Quello che possiamo dire a riguardo è la notevole resistenza della vernice: pur avendo installato due diverse schede madri, una micro ATX ed una ATX, diversi hard disk ed unità ottiche, non abbiamo riscontrato graffi o danni di alcun tipo.
Apprezzabile è la scelta di forare la porzione di lamiera interna, in corrispondenza della zona occupata normalmente dalla cpu e dal suo dissipatore, per facilitare il montaggio di soluzioni di raffreddamento after market anche con la mainboard montata.
Numerose ed altrettanto utili sono le asole ricavate nella lamiera, che permettono un cablaggio ottimale dei cavi.
![]() |
Â
Come già visto sul retro dello sportello frontale, NZXT ricorre al materiale fonoassorbente, come rivestimento interno, anche per i pannelli laterali.
Il taglio e l'assemblaggio sono perfetti, non ci sono sbavature di colla o zone fissate in maniera approssimativa: le finiture sono all'altezza dell'immagine che si vuole trasmettere.
La struttura generale del case risulta essere massiccia e realizzata "senza badare a spese" a svantaggio del peso che risulta essere di ben 9 kg.
Â