3. Visto da vicino - Parte seconda
Raggiungendo la sezione inferiore, troviamo il sistema di aggancio degli anelli metallici che aggiungono un peso rispettivo di 6,5, 8,5 e 10,7 grammi.
Nella parte anteriore possiamo osservare lo switch di accensione del mouse che, con un occhio di riguardo per il risparmio energetico, attende l'inserimento del ricevitore USB prima di attivare il sensore di tracciamento e gli elementi LED del mouse.
I mouse feet al 100% in PTFE sono i medesimi del precedente modello ma, a differenza di quest'ultimo, non è incluso in confezione un kit sostitutivo.
Facciamo notare che su ogni piedino è preinstallata una sottile pellicola trasparente protettiva, quasi invisibile alla vista, che deve essere ovviamente tolta prima dell'utilizzo.
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Rimosse le quattro viti nascoste sotto ai mouse feet, possiamo accedere alla sezione interna del mouse dove troviamo un layout estremamente ordinato ed efficace su cui spicca la generosa batteria da 1000mAh, che, in combinazione con l'efficiente sensore PAW3370, raggiunge comodamente le 80 ore di durata in modalità RGB.
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Anche sul Makalu Max ritroviamo il design a doppio PCB.
Nella sezione inferiore abbiamo il microcontrollore STM32F basato su Arm Cortex-M0, il modulo wireless CC2640R2F ad alta efficienza energetica, il sensore ottico PAW3370 da 19.000 DPI con una velocità di tracciamento di 400 IPS, lo switch del pulsante principale destro Kailh GM 8.0 e, infine, uno switch HUANO Blue da 20 milioni di click per lo "sniper button".
La parte superiore ospita gli switch per i tasti di selezione dei DPI, il sistema di supporto e rotazione della rotellina con relativo switch HUANO Blue, il secondo switch Kailh GM 8.0 per il pulsante sinistro e altri due switch HUANO Blue dedicati ai tasti laterali superiori del mouse.
Il sistema di illuminazione è invece affidato ad un segmento LED collocato direttamente sul guscio superiore e collegato al controller principale tramite un connettore posizionato nella parte inferiore della scheda.
