4. Test delle memorie – Frequenza massima e analisi dell'IC
In questa serie di prove analizzeremo il comportamento dell'IC all'aumentare della frequenza operativa in rapporto al Cas utilizzato. In questo modo la lettura dei valori ottenuti permetterà di comprendere meglio la qualità del modulo di memoria, scoprendo così le caratteristiche di funzionamento dei Chip in base ai sub-timings utilizzati dal produttore.
Andiamo ad analizzare ora come questo tipo di IC scali alla variazione del tRCD; cercheremo in queste prove, di trovare le impostazioni ottimali per svolgere i test sulle perfomance del kit.
La tensione utilizzata per le memorie è di 1,65Volt e non abbiamo ottenuto risultati di rilievo aumentando la stessa, infatti oltre 1,68V il kit diventa instabile.
Come primo test abbiamo utilizzato timings classici sequenziali ovvero 6-6-6/7-7-7/8-8-8/9-9-9.
Come si può notare l'IC non è molto propenso a salire con queste impostazioni, il tRCD è un parametro fondamentale in questo caso.
Nel grafico seguente andiamo ad osservare il comportamento con tRCD +1 rispetto agli altri timings :
La situazione migliora notevolmente e si cominciano a vedere numeri decisamente interessanti. Facendo test approfonditi con tRCD +2 la situazione migliora notevolmente: nei test in Overclock che seguiranno a pagina 6, vedremo che benefici si possono ottenere in termini di frequenza assoluta.
Questo kit è studiato per dare il meglio di sé con una tensione relativamente bassa e tRCD +2; con una tensione anche inferiore a quella dichiarata dal costruttore, è possibile raggiungere frequenze maggiori rispetto a quelle nominali, e questa è proprio la caratteristica peculiare degli IC Elpida BDBG montati sulle HyperX 2250.