5. Test di stabilità


In questa sessione di test andremo a valutare la stabilità delle memorie con la frequenza ed i timings dichiarati dal produttore.

Le G.SKILL Trident Z 3000MHz 32GB sono dotate di un profilo XMP 2.0 che consigliamo caldamente di usare per semplificare tutte le operazioni di configurazione.

Nel caso si dovesse verificare un mancato avvio del sistema, è possibile far funzionare i moduli con la seguente impostazione manuale: CAS 15, tRCD 15, tRP 15, tRAS 35, tRC 50, tRFC1 526, tRFC2 391, tRFC4 241, tRRDL 7, tRRDS 6 e tFAW 30.

Per eseguire i benchmark abbiamo regolato il nostro sistema con un valore di BCLK di 100MHz e impostato il divisore delle RAM a 1:30 (RAM @3000MHz).


G.SKILL Trident Z 3000MHz 32GB 5. Test di stabilità 1  G.SKILL Trident Z 3000MHz 32GB 5. Test di stabilità 2 
Test di stabilità @3000MHz 15-15-15-35 2T @ 1,35V


Come potete osservare dagli screenshot soprastanti, siamo riusciti a trovare la stabilità con timings, frequenze e tensioni previste dal costruttore.

Successivamente, abbiamo modificato il valore del Command Rate da 2T a 1T per valutare ulteriormente le qualità delle memorie a parità di impostazioni ed il relativo impatto in termini di performance.


G.SKILL Trident Z 3000MHz 32GB 5. Test di stabilità 3  G.SKILL Trident Z 3000MHz 32GB 5. Test di stabilità 4 
Test di stabilità @3000MHz 15-15-15-35 1T @ 1,35V


Anche con il valore del Command Rate impostato in modo più aggressivo, le memorie non hanno presentato il minimo cenno di errore, risultando assolutamente stabili in entrambi i test; il punteggio restituito nel 3DMark Fire Strike risulta essere lievemente superiore, cosa abbastanza normale dato che si tratta di un benchmark che utilizza in modo predominante l'acceleratore grafico del computer ed è suscettibile di un certo margine di errore.


G.SKILL Trident Z 3000MHz 32GB 5. Test di stabilità 5  G.SKILL Trident Z 3000MHz 32GB 5. Test di stabilità 6 
 Larghezza di banda @2T
Larghezza di banda @1T


Per avere un quadro migliore riguardo ai benefici che può apportare un setting più spinto delle memorie, abbiamo svolto i test di banda in entrambe le condizioni.

Passando da CR2 a CR1 abbiamo rilevato, tramite il software AIDA64, un aumento medio in lettura di circa 2149 MB/s ed un abbassamento della latenza pari a 4,5ns; più corposo è stato l'aumento della larghezza di banda misurato con SiSoft Sandra 2015, che ha restituito un valore superiore di ben 2901 MB/s.

Nelle nostre recensioni siamo soliti vedere differenze nettamente più contenute ma evidentemente, in questo caso, l'impostazione più aggressiva del command rate ha determinato un repentino abbassamento dei sub-timings primari e secondari restituendo, in tal modo, prestazioni notevolmente migliori.