G.Skill Phoenix PRO 60GB

Test: Endurance Sequenziale

Risultati

Sintesi

Il Grafico mostra il comportamento dell’unità G.Skill Phoenix PRO, del quale possiamo osservare un calo generale delle prestazioni all'aumentare dello spazio occupato.

Questo comportamento è in parte legato alla logica di funzionamento del controller e ai suoi algoritmi di compressione e di controllo d'errore. Osservando i grafici, notiamo come il calo delle prestazioni è perfettamente corrispondente alla parte di disco occupata. Abbiamo già evidenziato nelle precedenti recensioni, come il comportamento in scrittura sia fortemente condizionato dalla quantità di NAND Flash dedicata all'overprovisioning e, nello specifico, in questo Focus abbiamo trattato con maggiore attenzione l'argomento.

Viste le ridotte dimensioni del Phoenix Pro e della quantità di memoria riservata ad overprovisioning (4GB), è normale riscontrare un comportamento del controller SF1200 in linea con quanto visto con le precedenti serie di controller (indilinx, samsung, intel). È vero anche che portare la quantità di overprovisioning ai livelli standard, secondo specifiche SandForce, comporterebbe la perdita di altri 10Gb di spazio e di conseguenza, la scelta di favorire una maggiore capacità a discapito delle prestazioni in scrittura è, in questo caso specifico, il minore dei due mali.

La velocità sequenziale registrata nei test è comunque molto alta, con tempi di accesso degni di nota, tanto da annoverare questo SSD come una delle più veloci unità da 60GB in commercio.