3. Visto da vicino - Parte seconda
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Il pannello di I/O si articola su due sezioni collocate sul retro del corpo del display e si compongono di due porte HDMI 2.1, una DisplayPort 1.4, una porta USB-C DP Alt Mode in grado di erogare 65W, una porta USB-C upstream da 15W, quattro porte USB-A 3.1 Gen1 con funzionalità KVM, un cavo jack da 3.5mm e una presa di alimentazione a tre poli.
Pur non disponendo di una base rotante, CORSAIR non rinuncia alla possibilità di rotazione del display che avviene tramite lo snodo di connessione tra base e corpo del monitor.
Questo sistema garantisce un esaustivo comparto ergonomico:
- altezza (0 / 100mm);
- rotazione alla base (± 30°);
- inclinazione (+15° / -7°).
Collocato appena al di sotto del profilo frontale, troviamo il pannello di controllo OSD composto da un analogico a cinque vie e due pulsanti, rispettivamente, di accensione e selezione dell'input.
Questa scelta, per quanto pulisca le linee del display da qualsiasi elemento esteticamente superfluo, obbliga spesso l'utilizzatore a "tastare" alla ricerca dei pulsanti, spesso premendo accidentalmente quello errato.
Come soluzione, però, CORSAIR integra nel 34WQHD240-C un sensore di prossimità molto reattivo che, tramite un piccolo riquadro in sovraimpressione, indicherà a schermo il collocamento dei tasti all'avvicinarsi della mano.
Funzionalità software dedicate al controllo della tecnologia OLED
Il CORSAIR 34WQHD240-C monta un pannello QD-OLED Samsung di ultima generazione, pensato per garantire una qualità visiva elevata e migliorare notevolmente la nitidezza del testo.
L'ampio utilizzo di fori di ventilazione passiva in coordinazione con i sistemi di controllo software dovrebbero garantire un'efficace prevenzione del fenomeno di burn-in e buone prestazioni in termini di luminosità , escludendo dall'equazione ABL (Automatic Brightness Limiter) e TPC (Temporal Peak Luminance Control) che, pur prevenendo potenziali danni al pannello, causano costantemente effetti visivi indesiderati e poco piacevoli.
A garanzia di ciò, questo modello rientra nel programma CORSAIR 3 year warranty che garantisce supporto completo dal momento dell'acquisto in caso si dovessero presentare fenomeni di burn-in.
Protezione da burn-in
Il sistema di protezione anti burn-in si articola su tre funzionalità :
- Brightness Stabilizer, altrimenti chiamato ASBL (Automatic Static Brightness Limiter). Abilitando questa opzione il display riconoscerà automaticamente immagini o finestre statiche a schermo, abbassando temporaneamente la luminosità per poi riportarla al valore originario non appena l'elemento statico verrà mosso. Uno degli scenari più comuni in cui possiamo vedere all'opera questo sistema è durante la stesura di testi. Qui, dopo alcuni minuti, il sistema si attiva per poi disabilitarsi rapidamente non appena muoveremo o chiuderemo la finestra.
Durante i nostri test non abbiamo notato anomalie a livello di funzionamento, intervenendo solo quando necessario. È comunque utile e non scontata la possibilità di disabilitare totalmente la funzione che, su molti televisori OLED, è invece sempre attiva.
Orbit, più comunemente chiamato Pixel Shift, è una tecnica adottata da anni nel settore, che sposta leggermente l'intera schermata ad intervalli regolari.
Durante le fasi di gioco o di fruizione di contenuti è praticamente impossibile da notare, mentre per applicazioni office di rado potremo osservarne lo spostamento, comunque visivamente lieve. Anche in questo caso, è possibile disabilitare del tutto la funzione.
Image Retention, una procedura che avvia un software interno di pulizia dei pixel che dovrebbe migliorarne la longevità .La procedura ha una durata di circa 5 minuti, durante i quali lo schermo sarà apparentemente spento.
Text clarity
A differenza dei display LCD a cui siamo abituati, gli attuali pannelli QD-OLED utilizzano un layout di subpixel che differisce dal classico approccio RGB sul quale tutte le applicazioni sono calibrate.
Al fine di ottenere nitidezza e perfetta leggibilità del testo, il sistema operativo e la maggior parte dei software applicano al testo una sorta di "anti-aliasing" chiamato Sub-pixel Text Rendering che, per ragioni di standardizzazione del mercato, dà per scontato che il display sia di tipo RGB.
Come inizialmente per i pannelli BGR, poi supportati con il tool di Windows "Modifica Testo ClearType", anche le tecnologie LG OLED e Samsung QD-OLED soffrono momentaneamente di questa mancanza lato ottimizzazione software.
Nel caso specifico del CORSAIR 34WQHD240-C, la struttura di subpixel è di tipo RGB e la disposizione è analoga alla prima generazione QD-OLED con i colori rosso e blu allineati mentre quello verde risulta sfalsato.
In termini concreti, la tecnologia QD-OLED, in abbinamento all'elevata densità di pixel del pannello QHD, garantisce un eccellente livello di definizione del testo, garantendo così all'utilizzatore un'esperienza eccellente sia in gioco che per applicativi office.
Vi lasciamo, a seguire, una galleria che mostra l'OSD e tutte le funzionalità disponibili per questo modello.
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