5. Prova sul campo


Non ci resta, quindi, che mettere alla prova le nuove CORSAIR VOID WIRELESS V2 sia in gaming che nell'utilizzo quotidiano.


CORSAIR VOID WIRELESS V2 5. Prova sul campo 1 


Ergonomia

Le VOID WIRELESS V2 si dimostrano convincenti fin dal primo utilizzo grazie ad una distribuzione dei pesi equilibrata e ad un'ottima adattabilità della struttura che non presenta particolari criticità a livello di punti di pressione, distribuendo omogeneamente il peso, di per sé già contenuto grazie alla scelta dei materiali utilizzati.

I padiglioni, rivestiti in mesh traspirante, risultano abbastanza confortevoli anche dopo lunghe sessioni di utilizzo e l'ottima gestione del calore contribuisce ad una vestibilità decisamente superiore rispetto a quella offerta dalle precedenti iterazioni della serie, che risultavano spesso sbilanciate e, sul lungo periodo, stancanti.


Tempi di ricarica ed autonomia della batteria

L'autonomia rappresenta uno dei miglioramenti più evidenti rispetto alle VOID ELITE WIRELESS, che si fermano a circa 16 ore di utilizzo reale.

Le nuove VOID, invece, riescono a garantire circa 50 ore di utilizzo reale, grazie a una batteria maggiorata e ad un'ottimizzazione decisamente più efficiente del modulo wireless.

Nota aggiuntiva riguarda la ricarica, finalmente gestita da un connettore USB-C, che risulta nettamente più rapida rispetto al passato. 

Per una carica completa bastano poco meno di due ore, mentre in circa 15 minuti di collegamento si riesce a recuperare oltre il 10% della batteria - valore sufficiente per completare una sessione di gioco senza ansie.

Sfortunata la scelta di includere un cavo di ricarica da soli 60cm, decisamente inadeguato in caso la batteria dovesse lasciarci a piedi a metà della sessione di gioco.


Ascolto

Per la prova di ascolto abbiamo utilizzato file di tipo WAV e FLAC, che ricordiamo essere privi di alcun genere di compressione in fase di riproduzione.

Dal punto di vista puramente acustico, le VOID WIRELESS V2 si posizionano su un livello decisamente superiore rispetto ai precedenti modelli, offrendo un'esperienza di ascolto in linea con le migliori soluzioni di questa fascia di mercato. 

Come tipicamente avviene per le cuffie destinate ad un pubblico gaming, il tuning dei driver personalizzati da 50mm è improntato verso un'impostazione di default leggermente sbilanciata sui bassi, mentre gli alti risultano brillanti senza mai sfociare in toni aspri.

Molto buona la scena sonora, con una separazione dei piani sorprendentemente efficace per una cuffia chiusa.

Nell'ascolto della musica i risultati sono variabili, ma comunque positivi: molto buoni su brani  rock e musica elettronica, mentre tendono ad essere leggermente impastati i brani orchestrali più complessi.

Il supporto al surround virtuale 7.1 offerto dal Dolby Atmos si comporta discretamente e dà il meglio di sé nella fruizione di contenuti cinematografici.


Gaming

CORSAIR VOID WIRELESS V2 5. Prova sul campo 2 


Abbiamo sottoposto le VOID WIRELESS V2 ad un banco di prova misto, scegliendo due titoli agli antipodi per dinamiche sonore e approccio immersivo: Valorant, riferimento nel panorama competitivo, e Indiana Jones e l'Antico Cerchio, recente avventura narrativa ad alto impatto cinematografico.

Nel primo caso, le cuffie hanno restituito una scena sonora nitida, ben focalizzata sulla precisa localizzazione dei passi, utile nel distinguere altezza e direzione dei nemici anche nei momenti più concitati. 

La firma sonora predefinita restituisce una leggera enfasi sulle frequenze medio/alte favorendo, in questo caso, la parte tattica piuttosto che la massima immersività.


CORSAIR VOID WIRELESS V2 5. Prova sul campo 3 


Passando invece all'avventura di casa Bethesda, il comportamento delle VOID WIRELESS V2 è già soddisfacente con i profili audio di default, grazie a un fronte sonoro ampio ed una resa dinamica adeguata al contesto cinematografico del titolo.

Tuttavia, con una leggera ottimizzazione tramite equalizzatore si ottiene un'esperienza decisamente più coinvolgente, in particolare agendo sulla gamma medio-bassa e attenuando lievemente alcune frequenze alte.

L'equilibrio finale raggiunto dopo il tuning garantisce un'immersione a 360 gradi che coinvolge il giocatore dai sotterranei della Città del Vaticano fino al deserto delle piramidi di Giza.


Microfono


Come si evince dal sample audio, la resa acustica del microfono risulta sicuramente accettabile per una comunicazione limpida a livello di gioco, senza lasciarci impressionati, però, nella cattura dell'estensione dinamica della voce.

Se da un lato, infatti, la registrazione risulta ricca di corpo, la troppa enfasi sulla chiarezza rende troppo pungenti alcuni tratti del parlato.

Questa caratteristica è generalmente attenuata dalla compressione presente all'interno di tutti i principali software di chat vocale, ma richiede importanti livelli di equalizzazione in post produzione in caso di registrazioni native locali.

Si tratta, comunque, di un importante passo avanti rispetto alle passate generazioni, offrendo una qualità complessiva molto soddisfacente per il segmento gaming.


NOTA: il test è registrato in assenza di amplificazione o qualsiasi trattamento in post per valutare le qualità di base; la resa dell'audio nel nostro test può differire sensibilmente dal segnale inviato attraverso programmi VoIP come TeamSpeak3, Discord o Skype per svariate cause.