5. Installazione
È giunto il momento di procedere all'installazione del CORSAIR iCUE LINK TITAN 360 RX RGB sulla nostra ROG MAXIMUS X HERO redazionale per valutarne la qualità e la praticità del sistema di ritenzione fornito a corredo.
Prima di procedere con il montaggio dell'iCUE LINK TITAN 360 RX RGB è doveroso fare un piccolo appunto a CORSAIR.
Il nuovo AiO è stato commercializzato con dei kit di montaggio che lo rendono compatibile esclusivamente con le piattaforme più recenti, ovvero LGA 1700 e 1851 per Intel e AM4 e AM5 per AMD.
Per quanto possa essere comprensibile la scelta AMD, quella Intel la troviamo priva di logica: i socket LGA 115x sono tutt'ora tra i più diffusi in commercio.
Tra l'altro, il sistema di ritenzione è il medesimo che troviamo anche sull'iCUE LINK H150i RGB, sarebbe quindi stato sufficiente mettere in bundle staffe e backplate di quest'ultimo per estenderne la compatibilità .
E infatti siamo stati costretti ad usare il kit del fratello maggiore per completarne l'installazione sulla ROG MAXIMUS X HERO con socket LGA 1151.
![]() | ![]() |
Le tre ventole RX 120 RGB sono ad aggancio magnetico, caratteristica che ne facilita decisamente il montaggio sul radiatore.
Come detto in precedenza, si è reso necessario inserire il bracket Intel preso in prestito dall'iCUE LINK H150i RGB nel waterblock, operazione particolarmente semplice grazie alla guida presente nella parte inferiore.
A questo punto abbiamo posizionare il backplate nella parte posteriore del PCB.
I perni sono mobili per adattarsi alle varie piattaforme Intel: nel nostro caso, con socket LGA1151, questi ultimi devono essere posizionati nei fori più interni.
![]() | ![]() |
Dopo aver inserito nei fori del backplate le quattro viti filettate, è stato sufficiente posizionare correttamente l'unità principale e fissare il tutto con i bulloni in metallo.
Ecco come si presenta iCUE LINK TITAN 360 RX RGB una volta messo in funzione il sistema, l'impatto dei LED ARGB, posizionati sia sulle tre ventole che sul blocco pompa/waterblock, conferiscono un look decisamente aggressivo al nostro sistema.
Nonostante i cavi da utilizzare per il montaggio siano numerosi, la presenza di un'unità centralizzata come il System Hub facilita notevolmente il cable management, tanto che nel risultato finale i connettori sembrano invisibili.