7. Installazione componenti
Per il nostro assemblaggio di prova abbiamo deciso di utilizzare una configurazione basata su una scheda madre ASUS Maximus VI Formula con CPU raffreddata a liquido da un AiO Cooler Master Nepton 140XL, delle memorie Corsair Dominator GT, una scheda video NVIDIA Titan X, un alimentatore Cooler Master V1000 con prolunghe a tema, un Hard Disk Samsung da 1TB e due SSD Kingston HyperX Savage da 240GB.
Vista la vocazione gaming della nostra configurazione, abbiamo deciso di rimuovere i cestelli in eccesso al fine di garantire un miglior ricircolo d'aria.
Il primo componente ad essere montato è stato, come di consueto, la scheda madre.
Grazie all'ampio spazio a disposizione, il suo posizionamento ed il relativo fissaggio sono stati estremamente semplici.
Insieme ad essa abbiamo montato anche il sistema di dissipazione a liquido composto da un radiatore da 140mm.
Il Nepton 140XL, normalmente, prevede l'utilizzo di due ventole in configurazione push pull, ma, nel nostro caso, avendo deciso di montarlo sul top, la ventola esterna del radiatore urtava la scheda madre e non è stata utilizzata.
La scheda video ammiraglia di casa NVIDIA è stata posizionata senza problemi: il MasterCase 5 permette di utilizzare VGA lunghe fino a 296mm o 412mm senza cestelli.
In questo caso, quindi, non avremmo avuto problemi anche usufruendo di cestelli per drive in corrispondenza della scheda stessa.
Per quanto riguarda i drive, dal momento che abbiamo deciso di focalizzare l'attenzione su scheda video e scheda madre, abbiamo deciso di non utilizzare i tradizionali cestelli affidandoci alle altre predisposizioni presenti.
Per far ciò abbiamo usufruito della possibilità di montare un'unità da 3.5" nel cestello sul fondo del case e due drive da 2,5" sul retro del piatto mainboard.
Per inserire l'alimentatore all'interno dell'apposito vano è necessario rimuovere il bezel e fissarlo sull'alimentatore stesso, bloccando poi il tutto al telaio del case.
Il cablaggio può essere effettuato in modo estremamente veloce grazie all'ampio spazio presente sul retro del piatto mainboard, ovvero ben 25mm.
Volendo si potrà usare anche lo scomparto dell'alimentatore per nascondere i cavi in eccesso: ricordiamo, infatti, che il pannello con finestra in dotazione al MasterCase Pro 5 dispone di un'apposita copertura removibile per tale zona.
Come si può apprezzare nell'immagine superiore, nonostante l'utilizzo di prolunghe colorate, non si notano cavi in eccesso.
Anche a case chiuso, la visuale attraverso la finestra laterale sarà a dir poco fantastica pur non essendoci serviti del supporto aggiuntivo per oscurare la zona alimentatore.
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Le operazioni di assemblaggio si sono svolte in circa mezz'ora e senza intoppi: il MasterCase Pro 5 (e naturalmente anche il MasterCase 5 base) si è dimostrato un case estremamente versatile e ben progettato.