7. Prova sul campo


ASUS ROG Strix Scope RX & Keris Wireless 7. Prova sul campo 1 


È giunto ora il momento di testare il setup appena esaminato e valutarne qualità, efficienza ed ergonomia, in abbinamento al generoso mousepad Scabbard II.


ROG Strix Scope RX

ASUS ROG Strix Scope RX & Keris Wireless 7. Prova sul campo 2 


Sin dai primi momenti di utilizzo la ROG Strix  RX è risultata solida, compatta e decisamente comoda, merito della qualità ineccepibile dei materiali utilizzati e delle scelte di design mirate ai videogiocatori, ma adatte a qualunque situazione.

I ROG RX Optical Mechanical Switch, dopo un breve periodo di adattamento, durante il quale ci portavano ad effettuare qualche pressione accidentale (specialmente sul tasto Ctrl di dimensione doppia), hanno iniziato a brillare di luce propria ed a mettere in mostra il loro vero valore.

L'immediatezza nella ricezione del segnale dopo la pressione, la completa assenza di oscillazione e la lunghezza della corsa, combinata alla forza di attivazione necessaria, rendono i nuovi switch perfetti per ogni utilizzo ma, soprattutto, per gli FPS competitivi nei quali sono proprio i dettagli a fare la differenza tra vittoria e sconfitta.

Per questo motivo per la nostra prova gaming la scelta è ricaduta su Fortnite, oramai punto di riferimento per gli sparatutto competitivi.

L'esperienza ha soddisfatto appieno le nostre aspettative, merito del vantaggio apportato dai nuovi switch e dalla dimensione generosa del tasto Ctrl, utilizzato costantemente per passare alla modalità crouch e ridurre l'hitbox del personaggio, tecnica determinante ai fini della vittoria.

Anche il sistema N-Key Rollover con anti-ghosting al 100%, di fatto requisito fondamentale in qualunque tastiera di fascia alta, si è comportato egregiamente e ci ha permesso di gestire anche le situazioni più frenetiche.

L'assenza di tasti aggiuntivi non è risultata di certo un problema, essendo ogni singola pressione riprogrammabile a proprio piacimento con il vantaggio, inoltre, di mantenere contenute le dimensioni del prodotto.

La collocazione dei tasti multimediali è risultata intelligente e pratica: in modalità gaming è possibile accedere in maniera immediata ai controlli del volume in base alle specifiche esigenze, senza dover premere più tasti contemporaneamente e spostare le mani dalla loro posizione naturale.

Anche in ambito produttivo, la ROG Strix Scope RX si è comportata bene, specialmente sfruttando la modalità lavoro avendo quindi accesso direttamente alle funzioni F5-F12 senza dover necessariamente combinare la loro pressione con quella del tasto Fn.

Sebbene molti affermino di scrivere senza mai buttare l'occhio sui tasti, spesso la realtà dei fatti è ben diversa, specialmente durante la stesura di testi complessi; in questi casi la presenza del layout italiano è sicuramente molto apprezzata ed in grado di ridurre notevolmente gli errori di battitura e i tempi di scrittura.

Unica pecca, l'assenza del poggiapolsi, comunque comprensibile essendo un prodotto pensato principalmente per il gaming.


ROG Keris Wireless

ASUS ROG Strix Scope RX & Keris Wireless 7. Prova sul campo 3 


Anche il nuovo ROG Keris Wireless, dopo averci stupito dal punto di vista qualitativo, si è dimostrato un ottimo alleato durante le nostre partite.

La robustezza, il peso ridotto per un prodotto wireless e la forma neutrale, rendono questo mouse adatto sia a giocatori esperti che a utenti alle prime armi.

L'esperienza avuta con il sensore ottico PixArt PMW3335 da 16.000 DPI (regolabile in step da una singola unità) è stata davvero eccellente su qualunque superficie, a conferma di come i mouse senza fili abbiamo fatto molti passi avanti nel corso degli ultimi anni e sia difficile ormai cogliere sostanziali differenze nel tracciamento rispetto a quelli cablati.

I ROG Micro Switches, pensati per il gaming, garantiscono una ricezione immediata del segnale e offrono il giusto connubio tra velocità e controllo grazie alla deviazione massima di +- 5gf.

In questo modo riusciremo a tracciare correttamente tutte le pressioni volute ed evitare quelle accidentali, senza per questo rinunciare alle prestazioni che ci aspettiamo da un prodotto di questo calibro.

Anche i mouse feet in PTFE con la loro nuova disposizione, sebbene possano sembrare un particolare di poco conto, ci hanno fatto completamente ricredere garantendo spostamenti senza alcun attrito e omogenei in qualunque direzione sia sullo Scabbard II che su mousepad di terze parti.

Il posizionamento del pulsante per il cambio al volo dei DPI andrebbe secondo noi rivisto dato che, a portata di mano, si hanno a disposizione solo due pulsanti aggiuntivi laterali e coloro che prediligono intervenire in modo rapido sui DPI dovranno necessariamente sacrificarne almeno uno oppure utilizzare il click della rotella di scroll.

Il sistema di illuminazione, infine, seppur limitato a due sole zone, è sempre gradito per un mouse che nel 99% dei casi deve necessariamente andare a far parte di un ecosistema.