3. Vista da vicino - Parte seconda
I keycaps, per la ROG Strix Scope II 96 Wireless con layout ITA come la nostra, sono realizzati in ABS con rivestimento anti UV, una buona incisione laser e con il tipico font ROG di generose dimensioni, sia per le funzioni primarie che per le secondarie.
Una volta rimossi, accediamo agli switch proprietari ROG NX, sul nostro sample proposti nella variante Snow.
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Denominati "Refined Linear", utilizzano poliossimetilene (POM) per il gambo ed un guscio con una parte superiore in PC (policarbonato) e una parte inferiore in POM per offrire una pressione sui tasti estremamente scorrevole; inoltre, il design dello stelo, essendo quasi di tipo "boxed" e non semplicemente a croce, migliora la stabilità e previene l'accumulo di polvere.
A differenza di molti altri switch CHERRY, Kailh e Gateron, nonché gli stessi NX Red, Blue e Brown, gli NX Snow e gli Storm dispongono di cinque piedini anziché tre, risultando decisamente più stabili.
Tutto ciò, unitamente ad un processo di lubrificazione, conferisce agli switch ROG NX Snow un suono solido e pulito, con acustica "thock".
Con una distanza di attivazione di 1,8mm ed una forza di attuazione di iniziale di 40gf, potrebbero sembrare simili a dei classici CHERRY MX Red, ma vi assicuriamo che il feedback è molto diverso.
Ovviamente, se volessimo, potremmo anche cambiare ogni singolo switch utilizzando il comodo estrattore in dotazione, tenendo conto che il PCB supporta sia modelli a 3 pin che a 5 pin.
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I LED sul PCB sono posizionati nella parte alta e, di conseguenza, gli switch andranno posizionati in modalità "North Facing", quindi con il foro nella parte alta, una soluzione molto comune, ma non la migliore per chi desidera cambiare keycaps.
Segnaliamo che, per i tasti più grandi come la barra spaziatrice, ASUS ha pensato bene di aggiungere degli stabilizzatori, anch'essi lubrificati, per assicurare uniformità nella pressione su tutta la relativa lunghezza, inoltre, la fila inferiore dei tasti non è standard in quanto i tasti "Alt Gr", "Fn e Ctrl di destra hanno dimensioni di 1U anziché 1.25U.
Il dongle "Omni Receiver", necessario per il collegamento WiFi, è alloggiato all'interno di uno scomparto magnetico presente sul profilo superiore della tastiera.
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Sullo stesso lato, ma centralmente, troviamo una porta USB Type-C necessaria per la ricarica ed un pulsante per l'accensione o lo spegnimento della tastiera, che fungerà anche da selettore per il collegamento da utilizzare, se Bluetooth Low Energy 5.2 oppure RF 2.4GHz.
La base d'appoggio è provvista di cinque pad antiscivolo per garantire una solida tenuta su qualsiasi tipo di superficie ma, ovviamente, sono presenti anche i classici piedini di supporto.
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I piedini, di due dimensioni diverse, sono dotati di finitura in gomma e risultano facilmente azionabili per offrire una discreta regolazione in altezza.
Con i piedini più corti estratti, la parte posteriore della tastiera si solleverà di circa 30mm, mentre con quelli più alti si arriverà a circa 35mm, impostazione particolarmente comoda, soprattutto nel caso in cui si volesse utilizzare il poggiapolsi fornito in dotazione.
Quest'ultimo può essere agganciato al corpo principale tramite magneti, è dotato di copertura in pelle sintetica e risulta molto comodo e stabile.
Prima di procedere con l'analisi dell'interazione con il software Armoury Crate e con la prova sul campo, abbiamo deciso di visionare anche l'interno della tastiera per dimostrare che, effettivamente, ASUS ha adoperato valide soluzioni di insonorizzazione per migliorare il feeling.
La rimozione di keycap e switch è ovviamente tediosa, tuttavia, una volta rimosso il tutto, è possibile estrarre una decina di viti per poter sollevare il frame in alluminio.
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Fatto ciò, possiamo oservare la presenza di supporti in silicone sia tra PCB e frame in alluminio che tra PCB e base in plastica; il primo, essendo incollato, è più difficile da rimuovere e l'operazione potrebbe causare danni, pertanto la sconsigliamo.
Non sono presenti ulteriori guarnizioni, in gergo tecnico chiamate con il corrispettivo inglese "gasket" ma, in tutta sincerità , in questo caso non sono necessari visti gli strati di materiale fonoassorbente.